Quattro lavoratori di una società terziarizzata della Fiat di Pomigliano, tre dei quali rsu di Fim, Uilm e Fiom, sono stati licenziati dalla propria azienda, ed uno di loro, oggi, si è incatenato per alcune ore davanti allo stabilimento del Lingotto in forma di protesta. L’azienda, la Manitalidea,

ha comunicato che reimpiegherà i lavoratori, che erano collocati nelle attività di servizio postale per Fiat, nel servizio pulizie industriali, ma per la metà delle ore lavorative, con le conseguenze economiche del caso. La comunicazione dei licenziamenti, era stata fatta, in forma verbale, venerdì scorso, al termine di due ore di sciopero proclamate per protestare contro l’organizzazione del lavoro, la mancata stabilizzazione di alcuni lavoratori part-time, e la mancata attuazione degli accordi con il Lingotto per i benefit da riconoscere agli operai. La maggior parte dei lavoratori della Manitalidea, infatti, era impiegata nella Fiat fino al 2001, quando in 40 furono trasferiti in una terziarizzata per svolgere servizi interni. I lavoratori, che si occupano, tra l’altro, del servizio posta, smistamento tabulati, fattorinaggio all’interno dello stabilimento Fiat, hanno ricevuto oggi la lettera di licenziamento, nella quale i vertici aziendali della società per la quale lavorano, hanno sottolineato l’esubero di quattro sui cinque impiegati nel servizio posta. Ma stamattina, prima di ricevere la lettera, i lavoratori si sono recati ai cancelli dello stabilimento, dove sono stati fermati dai vigilanti. I quattro hanno allertato le forze dell’ordine, e ricevuta la comunicazione del licenziamento ufficiale, hanno deciso di restare all’esterno dello stabilimento: uno di loro si è incatenato per alcune ore ai cancelli.

 

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