Il segretario generale della Uil Pubblica amministrazione, Benedetto Attili, ha chiesto le dimissioni del ministro per i Beni Culturali Massimo Bray, per la mancata difesa di due sindacalisti, colpiti da un provvedimento disciplinare della ex Soprintendenza speciale archeologica di Napoli e Pompei per aver denunciato uno dei crolli avvenuti nel sito archeologico. Il 27 novembre scorso due sindacalisti, Antonio Pepe (Cislbact) e Maria Rosa Rosa (Uilbact) avevano comunicato alla stampa uno dei tanti crolli verificatisi nella città antica, nelle ”Terme centrali”.

“Quello perpetrato dall’amministrazione dei Beni Culturali – afferma il segretario della Uil – costituisce un violento attacco al diritto del sindacato e dei propri rappresentanti di poter informare l’opinione pubblica su fatti reali e concreti, ed assume connotati di estrema gravità allorché la diffusione delle notizie riguarda situazioni di emergenza che costituiscono un pericolo tangibile sia per l’incolumità e per la salute dei visitatori del sito archeologico sia per le condizioni di rischio in cui i lavoratori sono costretti ad operare, non tralasciando ovviamente l’importanza della salvaguardia del bene monumentale stesso”. Secondo il segretario della Uil, quella della Soprintendenza è stata “una gravissima lesione dei diritti sindacali e della libertà di informazione”. Dal Ministro Bray – conclude Attili -avremmo voluto registrare una forte assunzione di responsabilità in relazione al rispetto delle garanzie Costituzionali, invece, con il suo silenzio, ha di fatto avallato questa gravissima lesione di diritti. Adeso ci attendiamo un solo atto di responsabilità: le sue dimissioni”.

 

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