POMIGLIANO D’ARCO – L’ad di Fiat Sergio Marchionne e’ stato denunciato, finora, da 150 operai della Fiat di Pomigliano d’Arco: e’ l’anticipazione data dallo Slai Cobas, che domani (ore 10,30), nel corso di un’assemblea pubblica in programma nella sede di Pomigliano d’Arco, elenchera’ i ricorsi presentati dagli operai dello stabilimento Giambattista Vico, contro l’operato dell’ad Fiat.
”Con i ricorsi presentati ai Tribunali di Torino, Nola ed alla Corte di Appello di Napoli – spiegano dal sindacato di base – siamo arrivati a 150 azioni legali contro Marchionne ed il Lingotto, da parte dei soli operai di Pomigliano d’Arco. Altri importanti e recenti sentenze, inoltre, hanno ‘messo ko’ la Fiat sull’obbligo di versamento dei contributi sindacali allo Slai Cobas (Cassazione del febbraio 2012), e assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori interinali alla Fiat Powertrain di Termoli (sentenza tribunale di Larino del gennaio 2012)”. ”Se le strategie parallele della Fiat di Marchionne e del governo Monti sono le due facce della stessa medaglia padronale – concludono dal sindacato – bisogna dare forza e ruolo generale alla lotta dei lavoratori delle fabbriche Fiat, perche’ la tenuta operaia sara’ determinante, e contribuira’ comunque, al necessario cambiamento dei rapporti di forza sindacali e politici nei luoghi di lavoro e nella societa”’.