Negozi chiusi e un corteo di commercianti, con una ventina di bus turistici e altrettanti pulmini, hanno protestato nelle strade di Pompei (Napoli), per fermarsi con un sit-in davanti alla biglietteria degli Scavi. Hanno protestato così gli operatori commerciali della città mariana, affiggendo alle serrande dei negozi il cartello ”Chiuso per cercare di non chiudere”,
contestando l’imposizione della tassa per i bus turistici, il raddoppio del costo della sosta nelle strisce blu e quella dovuta dai residenti. Il “balzello”, che raggiungerebbe gli 80 euro per i bus turistici e 250 euro al mese per i residenti, è ritenuto dai commercianti un ”deterrente per i turisti”, mentre agevolerebbe un centro commerciale della zona che offre 1.200 posti auto gratis. L’appalto per l’assegnazione del servizio è al momento ”congelato” da un ricorso al Tar da parte di due società che hanno partecipato alla gara. Ma prima o poi la tassa sull’ingresso a Pompei entrerà in vigore e, nel frattempo, l’arcivescovo della Basilica mariana, Tommaso Caputo, avrebbe ottenuto l’esenzione per i soli bus dei pellegrini. Le sezioni territoriali dell’Ascom, da Castellammare di Stabia a Torre del Greco, hanno partecipato tutte alla protesta dei pompeiani e assicurano che porteranno ”il caso” davanti al ministro del Turismo, Massimo Bray, direttamente a Roma. ”Solo noi saremo danneggiati da questa ‘gabella’ – accusa Vincenzo Pellì, vicepresidente dell’Ascom di Pompei. Mentre si prepara una speculazione da parte di imprese private, che potranno attrezzare fuori dalla cinta cittadina un parcheggio attrezzato per drenare le risorse dei turisti prima che entrino in Pompei. Sappiamo di un progetto in località Pioppeto che deve prevedere la sosta dei bus, negozi con articoli turistici, offerta di guide turistiche e così via. Le nostre attività resteranno tagliate fuori dal parcheggio del Santuario da una parte e da quello del Pioppeto dall’altra, con il centro commerciale che già ha messo in ginocchio l’economia cittadina”. Alla manifestazione di questa mattina c’era anche il presidente della Fiavet regionale, Ettore Cucari, che ha sottolineato: ”Dato il momento critico che attraversa l’Italia e il turismo di casa nostra, non è il caso di imporre un ulteriore aumento sui servizi ai turisti, per giunta senza offrire nulla in cambio. I Comuni hanno subito i tagli dal Governo e ora cercano di ricavare come possono soldi dai cittadini come avviene qui a Pompei, a discapito del territorio”.