NAPOLI – “Si faccia piena luce su come sia stato possibile che una azienda pubblica che occupa 1300 persone sia potuta fallire senza che l’assessore ai trasporti ed i dirigenti aziendali si accorgessero del drammatico epilogo al quale si era giunti”.
E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella. “Il trasporto pubblico in Campania – secondo Tavella – rischia di frantumarsi sotto i colpi di una politica sbagliata ed irresponsabile. Prima il fallimento dell’Acms di Caserta, successivamente le difficoltà del Cstp a Salerno, poi l’EavBus e, ancora, l’annullamento della tariffa Unico Campania, solo per citare alcuni esempi, ci rappresentano una lucida politica di smantellamento che rischia di portare ad una selvaggia privatizzazione, con la concreta possibilità di un salto di qualità della criminalita organizzata che, ribadiamo, è l’unica in questa fase a disporre della liquidità necessaria per aggiudicarsi evenutuali aste pubbliche”. “Appare oramai chiaro – continua Tavella – che, se questa tendenza dovesse proseguire, tra poco in Campania il trasporto pubblico verrà praticamente azzerato”. “Le responsabilità di questa situazione – conclude Tavella – sono da attribuirsi in primis all’assessore al ramo che farebbe bene ad aprire una discussione autocritica sul suo operato. In mancanza di un chiarimento, è bene che il presidente della giunta regionale assuma direttamente la responsabilità su di un settore così delicato e strategico e revochi la delega all’assessore Vetrella”.