È scontro tra Stellantis e sindacati sui sabato di recupero produttivo per ovviare ai continui stop nello stabilimento di Pomigliano d’Arco per improvvisa mancanza di materiali. Fim, Uilm, Fismic e Uglm, infatti, rifiutano di firmare l’accordo per recuperare gli stop di produzione in mancanza di una garanzia di continuità durante la settimana lavorativa, ed annunciano «azioni di conflitto» se l’azienda non ritirerà il recupero disposto dalla direzione per sabato 19 e non convocherà entro domani l’esecutivo sindacale per discutere una «soluzione condivisa». I sindacati hanno già preannunciato una procedura di raffreddamento. «Già la scorsa settimana – spiegano dai sindacati – la direzione aziendale aveva convocato l’esecutivo del Consiglio della RSA delle organizzazioni sindacali di Fim, Uilm, Fismic e Uglm per un recupero produttivo delle giornate di senza lavoro dovute alla mancanza di materiali per sabato 12 e più volte rifiutava la nostra richiesta di garantire continuità di presenza di giorni lavorativi per iscritto». All’ennesimo «no» dei sindacati, però, a seguito dello stop del 14 febbraio, la direzione aziendale ha disposto un recupero di produzione per sabato 19. Decisione che non è stata digerita dai sindacati, sul piede di guerra da settimane per ottenere garanzie di produzione anche infrasettimanali. «Non saremo mai contro le iniziative che consentano di portare lavoro nello stabilimento – aggiungono – ma deve esserci una programmazione che valorizzi quelle che sono le maestranze e che abbia considerazione dei rapporti industriali così come avvenuto fino ad oggi. Ricordiamo, che in dieci anni da quello che è il nuovo processo che ha coinvolto il nostro stabilimento e ha introdotto il CCSL, mai si era arrivato ad un punto così basso». Fim, Uilm, Fismic e Uglm, infine, chiedono la convocazione da parte dell’azienda dell’esecutivo sindacale entro domani «che porti la direzione a ritirare la posizione unilaterale assunta – concludono – assumendo una soluzione condivisa positiva. In caso contrario saremo costretti ad intraprendere azioni di conflitto».