Il 1 novembre del 2009 moriva a Milano Alda Merini, poetessa, scrittrice, aforista. Autrice e donna al di sopra e al di fuori dagli schemi convenzionali e borghesi. Indimenticabili le sue poesie, sofferta e straordinaria la sua vita. Per l’anniversario della morte pubblichiamo la poesia della scrittrice Margherita Sagnibene. Un modo, tutto nostro, per ricordare un pezzo importante della cultura – vera – italiana.
Alda
Dove eri tu
Ora sono io
Donna sotto il filo della tua barba
Sotto le dita, femmina.
E poi la parola che ritorna e vuole farsi carne
E poi oltre le urla
La quotidiana legge
Gli inganni, i non detti e le rinunce
Viene dal ventre un canto che se ne va nel vento
Vieni amore
Vieni amore
Vieni amore
Ma tutto questo non serve
Che cosa diremo a queste generazioni senza voce
Costrette al silenzio
Costrette all’assorbimento mediatico
Costrette alla rabbia dietro le barricate
Costrette alla lascivia pubblica e alla privata inespressione
Parole scritte col sangue
In un carcere degli anni trenta
Parole lontane, cercate nell’impossibilità dell’abbraccio
Parole oscure che vogliono spazio
Dove ora ci sei tu
Prima ero io
Assetata di luci
Ed è per questo che ora me ne vado camminando
Col cuore stretto in gola
E il ferro nella saliva per stringere le labbra da cui sale un no
E nell’abbraccio di questa distanza, faccio nascere le mie parole indiane
Parole arcane Trasmesse
Un messaggio a queste generazioni, come per sentito dire,
Come se già nel dirlo perdesse di senso
E immaginato agli altri diventasse acqua.
Cercate o fanciulli i verdi prati
E nei verdi prati lontani dai grattacieli
Amate Conoscetevi nell’amore
Conoscete le parole dell’amore
E nei suoi gesti sacri riappropriatevi del giorno
Non smettete di amare
Amate
Non smettete.
Margherita Sagnibene