di Rocco Sessa

Alla Reggia di Caserta c’è la visita “ispettiva” del Consiglio Regionale. Porte chiuse al pubblico e così, tranne i militari che fanno jogging, non c’è nessuno altro tra i piedi. Ma i problemi rimangono tutti, come i segni palesi della mancata manutenzione, le vistose macchie di infiltrazioni d’acqua nelle parti superiori della struttura, porte di sicurezza chiuse con il lucchetto e altro ancora.

Queste cose non si possono nascondere ne mettere sotto il tappeto, così come la polvere, in quantità, su mobili lampadari e suppellettili che ornano le ampie e fastose sale della Reggia. La polvere, quella non la si può nascondere e ad una domanda di uno dei consiglieri (Nicola Caputo Pd) che ne fa notare l’eccessivo deposito un pò dappertutto, la soprintendente Paola David, risponde piccata, “si tratta di polvere storica”.

Poi cita Walter Benjamin, il filosofo tedesco aveva teorizzato che intorno ad un opera d’arte c’è una sorta di “aura”…“un alone ideale che rende sensibile al fruitore l’unicità irripetibile dell’atto creativo”. Non sappiamo se Benjamin si riferisse anche alla polvere dei lampadari della Reggia vanvitelliana, tant’è che quella di Caserta “è storica” e quindi, forse, serve ad evitare la “decadenza dell’opera d’arte – come direbbe Benjamin – nell’epoca della sua riproducibilità tecnica”.

IL LINK DEL VIDEO PUBBLICATO SU CORRIERE.IT

http://video.corriere.it/polvere-storia-reggia-caserta-/1611b48c-c85e-11e2-8fbd-d55cdeb0d621

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