AVERSA – “I diritti delle persone disabili sono diritti, non azioni clientelari e assistenziali portate avanti dalla vecchia politica”. E’ quanto ha affermato la candidata a sindaco del Movimento 5 Stelle Maria Grazia Mazzoni, incontrando una delegazione di genitori che hanno figli portatori di handicap. “La politica non ha mai trattato bene le fasce deboli, – ha proseguito Mazzoni – una politica che assiste ma non tutela, che trasforma i diritti delle persone in favori. Ora bisogna cambiare rotta. La vera rivoluzione portata avanti dal Movimento 5 Stelle è che il cittadino non deleghi più in bianco, voti in modo consapevole e controlli i propri dipendenti, cioè chi li rappresenta nelle istituzioni. E’ ora di invertire la tendenza, con una politica che sostenga i diritti dei più deboli, dimostri maggiore umanità, sviluppi la partecipazione e la cittadinanza attiva. Se il Movimento 5 Stelle avrà la responsabilità del governo locale applicherà un metodo fondato sull’ascolto e la valorizzazione delle realtà associative. Anzi, lo facciamo già da adesso. Il Movimento 5 Stelle si impegna a realizzare gli obiettivi riportati in un documento proposto ai candidati sindaci della precedente competizione elettorale dalla Consulta delle Persone con Disabilità, istituita dal Consiglio comunale nel 2011. Facciamo nostro questo protocollo d’intesa firmato allora da chi si proponeva alla guida della città e, naturalmente, mai applicato. In esso ci sono ben 15 punti programmatici e, solo per brevità, ne sottolineo alcuni: censimento di tutte le barriere architettoniche presenti negli edifici pubblici; elaborazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba); potenziamento ed integrazione dell’assistenza domiciliare ai disabili gravi; ristrutturazione del ‘Leonardo Bianchi’, edificio di proprietà del Comune sito nell’ex Ospedale Psichiatrico della Maddalena, al fine di far sorgere un Centro Polifunzionale in cui ricavarne ambienti dedicati alle attività socio-culturali di tutte le realtà associative cittadine, centro sociale per manifestazioni e spettacoli, centro diurno per anziani, aule attrezzate per laboratori artistici/artigianali e centri di formazione mirata all’occupazione dei disabili; predisposizione di vincoli, nel bilancio del Comune, ai capitoli di spesa ricadenti nell’area della disabilità, allo scopo di evitare sospensioni e blocchi nell’erogazione dei servizi dedicati alle persone con disabilità. Un esempio delle pessime politiche a tutela dei disabili sono i lavori eseguiti in via di Jasi e via Roma, che non hanno rispettato affatto i criteri di una dignitosa accessibilità alla città per i diversamente abili. Ridicole le strisce in rilievo, create sul marciapiede poco dopo l’Arco dell’Annunziata, che dovrebbero permettere a non vedenti e ipovedenti di muoversi con facilità. Secondo i nostri amministratori le perone con problemi di vista hanno diritto a pochi metri di passeggiata. Proprio i rappresentanti dell’Unione Ciechi hanno evidenziato come i lavori eseguiti non rispettano le norme riportate nella convezione Onu sui diritti per i disabili, ratificata dallo Stato italiano nel 2009, e fatto presente più volte questa grave carenza. A dimostrazione che i veri ciechi – conclude Mazzoni – sono i nostri politici”.