AVERSA – Queste le dichiarazioni del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Maria Grazia Mazzoni in merito ai recenti casi di esclusione di alcuni candidati al Consiglio comunale dalle liste e sulle dichiarazioni rese in conferenza stampa dall’on. Paolo Santulli. “La prima lista depositata, venerdì 6 maggio, per le elezioni comunali ad Aversa è stata quella del Movimento 5 Stelle. Perché chi non ha bisogno di alleanze decise all’ultimo momento, di compromessi stipulati all’ultimo secondo, è sempre in anticipo con i tempi. La lista del Movimento 5 Stelle ha fatto firmare circa 300 cittadini davanti a un delegato comunale e non per strada o nei bar. Gravissime le notizie di questi giorni: sette candidati di varie liste esclusi per carichi pendenti e la dichiarazione, con annesso video, dell’on. Paolo Santulli il quale ha affermato di essersi trovato candidato in una lista diversa da quella che aveva deciso, con conseguente ammissione di aver firmato una candidatura in bianco con tanto di firma autenticata. Lo stesso, convocando una conferenza stampa, cosi dichiarava: “Alle ore 12.30 di sabato 7 maggio c.a. ho saputo di essere stato candidato nella lista di Marco Villano. Ero con il presidente del nostro ‘Osservatorio’ Enzo D’Agostino, siamo rimasti sbigottiti, tenuto conto che avevamo dato adesione alle nostre candidature, solo nel PD. Nessuno ci aveva chiesto, nessuno ci aveva chiamato, nessuno ci aveva coinvolto…”. E’ vergognoso, inoltre, il complice silenzio dei candidati sindaco delle liste in cui sono stati scoperti candidati al Consiglio comunale con carichi pendenti. Il Movimento 5 Stelle di Aversa ritiene che queste vicende minano la credibilità delle istituzioni democratiche e il principio costituzionale di legalità. Prendersi gioco di tali principi con una comica leggerezza è un lusso che nessuno, nelle nostre martoriate terre, si può prendere. Il Movimento 5 Stelle di Aversa chiede con forza agli organi giudiziari e istituzionali preposti, Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli Nord, Prefettura di Caserta, alla Commissione elettorale centrale e al Commissario Prefettizio del Comune di Aversa, di fare piena luce sui fatti accaduti, a garanzia della credibilità delle istituzioni repubblicane e a difesa del diritto alla verità che spetta ai cittadini”.