Il candidato sindaco del movimento politico “Primavera Cesana”, Enzo Guida, ritorna a parlare dello stato di assoluto degrado del parco giochi Lepore. “Una situazione- dichiara Guida- che purtroppo si protrae da troppo tempo e rappresenta la testimonianza tangibile dell’incuria e dell’approssimazione con cui è stata governata la nostra comunità negli ultimi anni. Il parco giochi Lepore versa in uno stato di assoluto abbandono che ne rende da tempo immemore impossibile la fruizione a bambini ed adolescenti. La cosa si acuisce inevitabilmente in primavera ed in estate, quando con la chiusura delle scuole e l’arrivo delle belle giornate in molti desidererebbero trascorrere qualche ora all’aria aperta in una struttura attrezzata . Per questo il primo impegno che Primavera Cesana si assume con l’intera comunità è quello di restituire alla città la possibilità di avere un parco giochi che funzioni. Cesa dovrà essere la città dei bambini. Non è più tollerabile che una opera costata sacrifici e realizzata grazie alle amministrazioni comunali passate, debba versare in uno stato di totale abbandono e non possa essere fruibile. Dobbiamo ridare alla città e soprattutto ai bambini il diritto ad avere uno spazio pubblico dove poter giocare, stare all’aria aperta, divertirsi. Tutto questo solo per rendere uguali i nostri piccoli uguali a quelli di altri paesi, e per non costringere i genitori – nostri concittadini – a dover ricorrere a strutture a pagamento o esistenti in paesi vicini. Tali obiettivi non dovrebbero nemmeno far parte di un programma elettorale di un comune del 2015, in quanto dovrebbero rappresentare dei dati acquisiti e non oggetto di interventi se non di migliorie. Invece la realtà di Cesa è ben altra e costringe quanti come noi si propongono seriamente di far ripartire il paese di dare priorità a spazi e luoghi di civiltà che oggi- a causa dell’inerzia altrui- appaiono ancora lontano dal divenire. Ma il sottoscritto in uno con la propria squadra- chiosa Enzo Guida- è perfettamente conscio delle sfide che dovrà affrontare una volta al timone di Cesa, e razionalmente ha scelto che partirà proprio dai bambini, dal verde e dagli spazi pubblici, perché una comunità non vivibile è una comunità destinata inesorabilmente a spegnersi”.

 

 

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