“Abbiamo previsto studi sul suolo, sulle acque e grande attenzione. Opereremo in collaborazione con il già noto comitato ‘Terra dei Fuochi’ che è stato istituito con questa amministrazione ( quella ancora vigente guidata dal sindaco Mario Masi). Tutto ciò che sarà necessario sarà fatto”. Queste le dichiarazioni che Annamaria Dell’Aprovitola fa in merito alla condizione ambientale della sua città, specificando quanto anche per Carinaro sia di vitale importanza conoscere le condizioni di “salute” della propria terra. Essendo Carinaro una città che gode  per una grande percentuale del lavoro della terra, la tutela dell’ambiente  non può che entrare di diritto nel programma della lista numero 1. E saranno proprio questi i punti che saranno passati in rassegna nel corso dei due comizi rionali organizzati dalla lista numero uno. Martedì, infatti,  la candidata a sindaco interverrà, con la sua squadra in un confronto con i residenti di via Picasso ( dalle ore 19,30), per poi spostarsi mercoledì in zona C3, in via Bellini. “Difendere il proprio territorio e tutelarlo è un compito che spetta non solo ai cittadini, ma anche all’amministrazione che deve vegliare affinchè la condotta degli stessi sia impeccabile” afferma la capolista che aggiunge come la gestione del territorio passa necessariamente attraverso la difesa delle sue pecularità, la riqualificazione dell’esistente e la tutela delle aree verdi che devono essere incrementate. “Non a caso nel nostro programma abbiamo previsto nuovi spazi di verdi pubblico, nonché aree, fino ad ora inutilizzate,  su cui saranno allestiti orti urbani” chiarisce ancora Dellìaprovitola. La politica ambientale adottata da “Carinaro libera” si muoverà a 360 gradi. Per capire le esiegenze abitative del territorio verrà effettuato un censimento degli immobili sfitti e non utilizzati, così come delle aree dismesse. Successivamente, attraverso un procedimento di concertazione con la cittadinanza verranno adottate le scelte più idonee per consentire uno sviluppo sostenibile della città. La leader della lista numero 1 aggiunge poi che “lo strumento urbanistico attualmente vigente dovrà subire qualche modifica per essere adattato alla necessità della popolazione, con un giusto e corretto equilibrio tra le esigenze della cittadinanza, le disponibilità economico-finanziarie e la tutela dell’integrità del paesaggio e dell’ambiente”.

 

 

 

 

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