“L’Italia è ripartita, il Mezzogiorno non ancora. E questo significa che noi dobbiamo fare di più, che io debbo fare di più”, ma “abbiamo da spendere quasi dieci miliardi di euro di fondi europei nelle regioni del Mezzogiorno: dobbiamo farlo meglio del passato”. Lo afferma il premier Matteo Renzi in una intervista al Mattino in cui aggiunge il suo endorsement per Vincenzo De Luca: “De Luca potrà essere criticato per un profilo molto deciso, diciamo così. Ma non ho mai sentito nessuno intellettualmente onesto negare che sia stato un sindaco straordinario, che Salerno sia stata resa più pulita e più bella, che i cantieri siano stati sbloccati. Di che cosa ha bisogno la Campania? Secondo me di un sindaco che faccia funzionare le cose. Credo che Enzo possa essere il sindaco della Campania, quello che sblocca i cantieri, quello che lavora con un governo tosto a risolvere i problemi fermi da anni. Ecco perché faccio campagna elettorale al suo fianco”. “Dirigenti del Pd – aggiunge Renzi riferendosi a Enrico Letta – ieri chiedevano a De Luca i voti per Bersani, oggi parlano di impresentabili. Mi fa sorridere”. “Nel Pd – chiarisce – non ci sono impresentabili e non solo per le regionali, abbiamo fatto pulizia a Ercolano e Giugliano”. “Se perdiamo la Liguria – dice invece su Fassina – non vince lui vincono Berlusconi e Toti. C’è una sinistra masochista”. “Sono elezioni difficili – osserva anche – ma siamo ottimisti e per il governo non cambierà nulla”. Su Bagnoli, il premier avverte: “Dopo il voto si parte, il sindaco Luigi De Magistris decida se vuole fare la guerra al governo o se farla all’ immobilismo insieme”.

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