On. Gimmi Cangiano, in questi giorni si è molto parlato del Salone Margherita e della risoluzione, a sua prima firma, per riportarlo agli antichi splendori in un contesto che gli appartiene. C’è stata anche una partecipata conferenza stampa. A che punto siamo?
Quella del Salone Margherita è una battaglia che sento mia, ma che in fondo è di ognuno di noi. Perché è una battaglia che ha come fine ultimo quello di riconsegnare alla nostra storia un luogo che la storia l’ha fatta. Un teatro che ha visto calcare le scene a nomi indimenticabili del nostro patrimonio culturale. Un luogo in cui lo spettacolo, anche quello di varietà, riproponeva tanto del nostro modo di essere. Con garbo e pungente ironia. Un luogo che ha visto diventare la satira politica una vera espressione artistica, senza mai però trascendere dal suo carattere di intrattenimento. Credo che sia proprio questo il motivo per cui il Salone Margherita non deve morire. Perché con esso verrebbe meno uno spaccato importante della nostra storia recente. E perché si perderebbe un luogo di arte e di cultura di cui si avverte invece la necessità.
Quali sono allora le prossime tappe per recuperare il Salone Margherita?
In VII Commissione Cultura ed Istruzione è stata depositata la risoluzione per poterlo recuperare alla sua naturale destinazione. L’iter prevede quindi le audizioni di soggetti, a vario e diverso titolo interessati dalla questione. Inizieremo già a Gennaio, ed audiremo sicuramente la Banca d’Italia. Ma anche la Società che gestiva precedentemente il Salone. E poi ancora il Ministero della Cultura e la Soprintendenza ai Beni Cultura. Troveranno spazio anche nomi celebri di personaggi famosi che hanno legato al Salone Margherita il successo del Bagalino.
Visto che lo ha citato il Bagaglino, presente con tanti volti celebri alla Conferenza Stampa organizzata presso la Camera dei Deputati, ci può dire chi potrebbe essere audito in Commissione?
Sicuramente il “papà” del Bagaglino, Pierfrancesco Pingitore. E qualcuno dei personaggi più rappresentativi e amati dagli italiani, da Pippo Franco a Valeria Marini.
E qui ci scatta la domanda “gossip”. Come procedono le cose con Valeria Marini? Le vostre apparizioni in pubblico sono diminuite negli ultimi tempi…
Mi lega a Valeria un affetto profondo e sincero. Un sentimento di amicizia e di rispetto nei confronti di una donna che non è soltanto bellissima. Ma che ha un cuore enorme ed una bontà d’animo che difficilmente si può immaginare. E per questo mi ritengo fortunato ad averla incontrata. Anzi: le dirò di più. Spero un giorno di poter essere in prima fila ad applaudirla al Salone Margherita. È una artista brava e completa. E merita solo successi sempre più importanti.