È un caso politico il progetto di insegnamento del tiro a segno nelle scuole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari. Oltre alle opposizioni, è un altro componente del governo, il vicepremier leghista Matteo Salvini, a non gradire l’iniziativa né a tener conto della smentita dello stesso Fazzolari. “Ridicolo e infondato”, così l’esponente FdI ha definito l’articolo de la Stampa che riporta la proposta di un tavolo ad hoc formulata al generale Franco Federici, consigliere militare della presidente del Consiglio. “La chiacchierata tra me e il generale Federici verteva su tutt’altro”, precisa Fazzolari. La replica del direttore de la Stampa Massimo Giannini: “Con temerario sprezzo del ridicolo, il sottosegretario Fazzolari ‘sparà letteralmente la palla in tribuna, per smentire ciò che non è smentibile, cioè la sua idea di portare nelle scuole corsi di tiro a segno con le armi. L’articolo del nostro Ilario Lombardo, che confermiamo parola per parola, è inattaccabile e di fonte sicura al cento per cento”. Le opposizioni vanno comunque all’attacco. Sarcastici i dem. “Libro e moschetto”, dichiara il senatore Walter Verini. “A quando le adunate del sabato?”, chiede il vicesegretario Peppe Provenzano che parla di “incubo trumpiano” e annuncia un’interrogazione parlamentare. “Dall’umiliazione come metodo educativo all’insegnamento dell’uso delle armi nelle scuole”, così la vice segretaria Irene Tinagli che chiede buonsenso. Mentre per la capogruppo 5s in Senato Barbara Floridia le parole del numero 2 di Giorgia Meloni sono “gravissime”. Floridia chiede l’opinione della premier e del ministro dell’Istruzione Valditara. Interviene anche il leader del Movimento Giuseppe Conte: “Fazzolari smentisce ma l’amore per le armi mi sembra evidente”. “Mi auguro la smentita di Fazzolari corrisponda al vero perché saremmo di fronte all’assurdo: tagliare la 18app da un lato e promuovere il tiro a segno nelle scuole dall’altro. Meno libri, più armi”, twitta Raffaella Paita, presidente del gruppo Azione-Italia Viva in Senato. “Allucinante”, il commento di Nicola Fratoianni, dell’Alleanza Verdi Sinistra: “Ma non deve sorprenderci, visto che il governo Meloni è legato a doppio filo con le lobby delle armi”. Ma il presunto piano Fazzolari non convince neanche il governo. “Non mi sembra illuminata come idea quella di sparare nelle scuole”, commenta il vice premier leghista Matteo Salvini. “Con tutto l’amore e il sostegno al tiro sportivo, al poligono – aggiunge Salvini – che sono passione, sport e business, io sto portando la sicurezza stradale nelle scuole: più che a sparare nelle classi dei ragazzi porterei l’educazione stradale”. 50 anni, senatore rieletto, il sottosegretario Fazzolari è l’uomo che ha scritto il programma elettorale di Giorgia Meloni. Di qui la delega all’attuazione dello stesso. La premier nel suo libro ‘Io sono Giorgià l’ha definito “l’uomo più intelligente e giusto che abbia mai conosciuto”. È nota la sua passione per le armi il poligono di tiro. Nella scorsa legislatura ha presentato una riforma per l’abolizione del divieto di commercializzare armi corte, definito da lui stesso “un’assurdità”. È stato ospite d’onore all’Eos Show di Verona, la fiera dedicata alla caccia.