Il governo accelera sulla manovra. E inizia a sfoltire il fascicolo di emendamenti segnalati dalle forze di maggioranza. Sono 450, devono scendere a una cinquantina, è il monito arrivato ieri da Mef e Palazzo Chigi. Dunque, si dovrà fare una tara. Dal governo rassicurano: nessuno stallo sulla legge di bilancio. E ieri il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha rilanciato proponendo «una cabina di regia insieme alle altre forze di maggioranza» con l’obiettivo di «affrontare tutti i temi, compresi quelli strategici». Mentre prosegue l’esame della manovra però non mancano nodi da sciogliere. Forza Italia preme perché le decontribuzioni per l’assunzione degli under-36 – misura difesa a spada tratta da Silvio Berlusconi – rimangano invariate nella selezione dei “supersegnalati”, con sgravi fiscali aumentati da 6mila a 8mila euro. Ma il pressing è anche per alzare a 600 euro le pensioni minime per gli over-75, «abbiamo avuto rassicurazioni» ripetono dalla pattuglia forzista a Montecitorio. Si vedrà se i margini sono troppo stretti: il tesoretto da 400 milioni di euro, metà per le opposizioni, non basta a coprire tutte le richieste. Tra le novità, la proposta di FdI di portare da 8 a 10 euro l’esenzione fiscale dei buoni pasto elettronici. E sempre il partito di Giorgia Meloni ha messo la firma sull’estensione dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023 dell’occupazione di suolo pubblico per il settore ristorazione. Capitolo fisco, tra le modifiche sopravvissute al primo sfoglio c’è l’inserimento tra i servizi soggetti all’aliquota del 5% delle pompe di calore per la climatizzazione invernale o estiva (FdI) mentre la Lega chiede di abolire dal primo gennaio 2023 l’imposta per ottenere la patente di guida B e C1. Su altre misure il consenso è bipartisan. È il caso di due emendamenti identici, uno di Fi, FdI e Lega, l’altro del Pd, che prevedono la possibilità per gli enti locali di utilizzare i ribassi d’asta nei contratti di appalto per interventi di edilizia scolastica previsti dal Pnrr. Quanto all’opposizione, il voto sugli emendamenti alla Camera è previsto tra domani e giovedì. Sabato 17 la maggioranza stringerà il cerchio intorno agli ultimi emendamenti. Il passaggio del testo al Senato invece è previsto per dopo Natale, tra il 27 e il 29 dicembre. Insieme alla manovra, continua l’iter in Parlamento del decreto Aiuti-Quater e la presentazione degli emendamenti. Ieri tra le modifiche segnalate dal centrodestra al Senato sono spuntate due norme che riguardano da vicino il mondo del pallone. A firmarle, insieme ai colleghi di Forza Italia Francesco Silvestro e Dario Damiani, è Claudio Lotito, senatore azzurro e patron della Lazio. Il primo emendamento allunga da tre a cinque la durata dei contratti di licenza. E prevede una proroga «fino a un massimo di due anni» dei contratti «relativi al triennio 2021-2024». Tradotto: Dazn, che oggi detiene i diritti della Serie A, potrà estendere di due anni la licenza. La seconda modifica invece introduce una stretta contro i servizi streaming che trasmettono eventi sportivi tutelati da copyright. Stop alle partite di calcio “pirata”: sarà l’Agcom, si legge nel testo, a spegnere i siti incriminati in tempi record, «non oltre trenta minuti». Non è detto che gli emendamenti passino, ma intanto risultano tra gli ammissibili e i segnalati del centrodestra. Sul primo fronte – l’estensione a cinque anni delle licenze tv – si è già espresso a favore il ministro dello Sport Andrea Abodi, che però nei giorni scorsi non ha nascosto perplessità sulla norma che «inopportunamente» proroga di due anni i permessi in essere.
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