Quasi tutti i gruppi parlamentari di opposizione, ad eccezione di Italia Viva, lo scorso 4 luglio hanno depositato alla Camera dei deputati una proposta di legge per introdurre un salario minimo in Italia. La retribuzione minima oraria proposta sarebbe di 9 euro lordi. L’obiettivo principale di questa proposta è contrastare il lavoro povero e garantire una vita dignitosa a tutti i lavoratori. Un salario minimo stabilirebbe una base retributiva che non potrebbe essere inferiore a questa soglia, assicurando una giusta remunerazione per l’impegno e le competenze dei lavoratori. L’introduzione di un salario minimo rappresenterebbe un importante passo verso la tutela dei diritti dei lavoratori e l’eliminazione delle disparità salariali. Sarebbe un’opportunità per creare un maggiore equilibrio e giustizia nelle relazioni di lavoro, offrendo maggiore sicurezza economica a milioni di persone che attualmente vivono in una situazione di precarietà salariale. Sull’argomento abbiamo intervistato Riccardo Magi, deputato e segretario nazionale di +Europa.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA A RICCARDO MAGI