“Il degrado della politica è riscontrabile nella dichiarazione di Valeria Ciarambino che, in dispregio di ogni regola democratica, accusa indiscriminatamente numerosi candidati al Consiglio regionale della Campania. Si svela un metodo tipico del regime fascista”. Non ricorre a mezzi termini Antonio Graziano, giornalista, impegnato nel sindacato, con il Partito Animalista Davvero Ecologia & Diritti a sostegno di De Luca. L’accusa alla leader campana dei5 Stelle è frontale e non si presta a interpretazioni.
“La Ciarambino -osserva Graziano – si candida a Presidente, e sicura di non essere eletta risulta capo lista del suo Movimento usato come paracadute per salvarsi dalla prevedibile sconfitta. Invece di presentare un programma per amministrare la Regione questa consigliera si scaglia verso tanti che non ha il coraggio di denunciare personalmente all’Autorità competente, come sarebbe giusto se fosse convinta di ciò che afferma. Questa consigliera in 5 anni ha parlato molto e realizzato nulla per i cittadini della Campania. Ha dato fiato alla demagogia demolitrice della ragionevolezza”. Durissimo anche l’affondo finale. “La Ciarambino – conclude Antonio Graziano – considera la democrazia come creatrice di poltrone. Questo è il concetto che ha della democrazia. Forse anche per tale motivo ne prenota due: quella di Presidente e quella di consigliera, perché capolista”.