Mentre alcuni finti esponenti dell’opposizione spalleggiano sguaiatamente il sindaco Enzo Guida, riducendosi a suoi ventriloqui chissà per quali reconditi scopi, le inchieste di Italia Notizie continuano a sortire gli effetti sperati: impedire eventuali deragliamenti dell’attività amministrativa. Del resto la goccia perfora la pietra, solevano dire i latini. Ed è vero. Con una ferrea volontà si possono conseguire obiettivi altrimenti impossibili. Obiettivi concreti e certificabili, perché gli interventi di facciata li lasciamo volentieri a chi gioca, come orami sanno tutti, su due tavoli. Scovando tra gli atti amministrativi abbiamo scoperto che il primo cittadino ha condiviso le nostre perplessità sulla Centrale unica di committenza di Nola (articolo del 29 agosto, CLICCA QUI, e articolo del 10 settembre, CLICCA QUI). Nella seduta consiliare del 13 settembre infatti è stata approvata la convenzione per l’adesione del comune di Cesa alla Stazione unica appaltante della Provincia di Caserta. Sicuramente una scelta più sensata rispetto alla Cuc di Nola, ma comunque una furbata in stile Guida. Per far calmare le acque il sindaco ha messo per il momento in frigo la Cuc di Nola lanciando la palla nel campo della Provincia, terreno a lui congeniale per lo strapotere di Giovanni Zannini. Ma ha comunque scartato la Stazione unica della Prefettura. Insomma una decisione indolore. Più dolorosa invece la decisione dell’ufficio tecnico comunale di rettificare le determine sugli appalti dei lavori per il recupero dell’ex Palestra del Fanciullo (1,5 milioni di euro) e per la realizzazione del Centro antiviolenza (quasi un milione di euro). In prima battuta l’Utc aveva optato per la gara senza bando, previa consultazione di almeno 10 operatori economici. Una scelta incomprensibile. E deleteria. Come abbiamo fatto notare nei nostri articoli. Anche in quel caso il dietrofront è stato quasi immediato. Sia chiaro, non è vanagloria: è la dimostrazione plastica, la prova provata che nessuna amministrazione al mondo può “fare solo cose belle”, come dal suo punto di vista continua a ripetere Guida. Il sindaco fa la sua parte, in tutti i sensi. Dalla parte sbagliata si è collocata l’opposizione consiliare che ha la consistenza di una bolla di sapone. È un fatto notorio e irrefutabile. Manca una vera azione di controllo sugli atti amministrativi. È gravissimo. Segnala un deficit democratico. Non c’è più nemmeno la politica. Da troppi anni a lutto, ha smarrito il suo ruolo di corpo intermedio. Altra tragedia. Non si può demandare tutto ad altri organismi. È un’anomalia che va superata. A proposito, martedì scorso i carabinieri hanno fatto visita al municipio. A quale porta hanno bussato? A quella dell’ufficio tecnico.

Mario De Michele

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