AVELLINO – Depositata questa mattina presso la cancelleria della Procura della Repubblica di Avellino una denuncia alla Polizia giudiziaria sul bando di gara, tramite project financing, per la realizzazione del parcheggio interrato di Piazza Libertà. Continua la battaglia che il Movimento 5 Stelle ha intrapreso, fin dallo scorso mese di ottobre, per ottenere chiarimenti su una procedura che contiene molte incongruenze di ordine formale e sostanziale.
L’iter, posto in essere dall’amministrazione comunale e ad oggi non ancora perfezionato con la sottoscrizione di un atto formale di conferimento d’incarico al soggetto che si è aggiudicato i lavori alla fine di dicembre, presenta numerosi punti critici.
Nelle delibere di giunta e di consiglio comunale che si sono succedute e che sono state depositate a corredo, il promotore risulta individuato nella Napoletana Parcheggi s.p.a. laddove il progetto preliminare posto a base di gara risulta composto da tre soggetti consorziati (“Napoletana Parcheggi” s.p.a., “No Problem Parking”, “SI.GEA. Costruzioni” s.p.a.), mentre non si ha evidenza in alcun atto deliberativo della natura dei rapporti che legano questi tre soggetti e di quali siano nel dettaglio i legami in base ai quali essi si pongano nei confronti della pubblica amministrazione. Così come si registrano le assenze sia di un provvedimento specifico di approvazione del progetto nella sua versione finale sia di compatibilità del progetto con le previsioni urbanistiche sia del richiesto provvedimento autorizzativo da parte della sovrintendenza ai Beni Architettonici.
Inoltre, nei documenti pubblicati in sede di gara e costituenti gli elaborati di progetto preliminare si ravvisano criticità riguardanti la mancata previsione dei sottoservizi (in particolare, degli impianti fognari), degli oneri per rinvenimento di eventuali reperti archeologici e dei ristori economici e/o lavori a carico della ditta esecutrice per il trasferimento di manufatti ed essenze arbustive – arboree di pregio e/o valore presenti allo stato di fatto in piazza Libertà. Dubbi anche sull’imposizione di vincoli/oneri/regolamentazioni della sosta dei veicoli non contemplati nei vigenti strumenti normativi e regolamenti.
Dal punto di vista economico-finanziario, poi, la procedura delineata presenta delle problematiche tutt’altro che secondarie, tali da poter costituire elementi di grave intralcio – se non addirittura di totale impedimento – allo svolgimento della procedura stessa di realizzazione dell’opera, una volta che questa fosse avviata. Nell’elaborato di progetto intitolato “Calcolo sommario della Spesa” viene riportata una cifra di € 595.963,38 rubricata come “Spese amministrative sostenute dal Comune”, mentre in quello definito “Piano Economico e Finanziario” viene riportata una cifra di € 595.975 come “Somma dovuta al Promotore”: al di là dell’evidente incongruenza tra le due cifre e relative destinazioni, un’eventuale interpretazione di tale somma come importo dovuta al promotore per rimborso spese sostenute ai sensi dall’art. 37-bis comma 1 L. 109/94 e s.m.i. risulterebbe ben superiore al limite massimo del 2,5% stabilito nel citato art. 37-bis. In relazione a queste annotazioni e all’assenza di copertura finanziaria da parte dell’Ente per qualsivoglia motivo, tutto ciò che esulasse dalle fattispecie di cui all’art. 5 dell’elaborato intitolato “Convenzione” e che in qualche modo interferisse con l’esecuzione dei lavori comporterebbe un’immediata situazione di crisi.
Non ultimo, nel disciplinare la gara si specifica che nella procedura di realizzazione delle opere si verrebbero a determinare la costituzione, a favore del concessionario aggiudicatario, del diritto di superficie novantennale sulle aree interessate dalla realizzazione dei box interrati e la gestione del parcheggio pubblico a rotazione per trent’anni.
Alla luce di tutto ciò, la candidata a sindaco-portavoce, Tiziana Guidi, e i 25 componenti della lista del M5S chiedono all’autorità giudiziaria competente di procedere alla verifica accurata della correttezza dell’operato dei responsabili amministrativi in merito agli atti e alle delibere; all’individuazione dei relativi responsabili e verifica di tutti i profili di irregolarità in riferimento alla procedura di approvazione degli elaborati di progetto; all’individuazione degli autori e relativa verifica delle irregolarità in merito alle procedure di identificazione e definizione della consistenza dei sottoservizi presenti nell’area di sedime del cantiere; alla verifica delle diverse responsabilità dei soggetti, persone fisiche o giuridiche, preposti all’interno dell’amministrazione comunale a valutare e certificare la congruenza tecnica e contabile degli atti e dei documenti; alla verifica della compatibilità delle modalità di tempo riguardanti concessione dei diritti di superficie e di gestione con quanto previsto dalla vigente normativa; alla verifica della sussistenza in capo alle ditte componenti il raggruppamento aggiudicatario di tutte le condizioni previste per legge.
“Abbiamo deciso di procedere con la denuncia alla Polizia giudiziaria – commenta la candidata a sindaco-portavoce, Tiziana Guidi – perché tutte liste che potrebbero arrivare al ballottaggio e, poi, a Palazzo di Città hanno al proprio interno pezzi della vecchia amministrazione: dunque, nessuno muoverà un dito per fermare questi lavori e men che mai per accertare eventuali responsabilità. Noi siamo i soli a poterlo fare. I soli ad essere liberi da qualsiasi tipo di compromesso o coinvolgimento. I 3/4 degli aspiranti primi cittadini sono espressione della stessa politica che governa da 40 anni Avellino: miseri figuranti o espliciti vassalli di ben altri padroni”.