Sarà un Consiglio comunale da dentro o fuori quello convocato per la vigilia di Natale ad Aversa. In realtà le date indicate dal presidente del Consiglio Carmine Palmiero sono due: mercoledì 23 dicembre in prima convocazione e giovedì 24 dicembre in seconda convocazione. All’ordine del giorno la salvaguardia degli equilibri di bilancio ed alcuni debiti fuori bilancio. Come si sa il documento contabile è stato bocciato nell’ultima seduta consiliare del 30 novembre, se lo stesso risultato dovesse ripetersi anche questa volta, non ci sarebbe più tempo per una nuova seduta consiliare, e ci sarebbe l’arrivo di un commissario. Questa volta potrebbero arrivare i voti favorevoli dei consiglieri ocmunali considerati vicini al consigliere regionale Giovanni Zannini, vale a dire: Giovanni Innocenti, Olga Diana e Francesco Sagliocco. Se si considera che la precedente votazione è finita 14 a 9, appare chiaro che i 14 contrari potrebbero diventare 11 e i 9 favorevoli 12. Vedremo che cosa accadrà e se il voto dei 4 consiglieri Pd sarà, come appare probabile, ancora contrario. Come è noto i 4 consiglieri Pd Paolo Santulli, Eugenia D’Angelo, Maurizio Danzi e Francesco Forleo, avevano chiesto un confronto per valutare una serie di modifiche da apportare, ma non c’è stato nessun incontro, anzi i consiglieri vicini al sindaco Afonso Golia, attraverso un documento sottoscritto da Antonio Andreozzi, Menale Domenico, Vincenzo Angelino, Marco Girone, Erika Alma, Pasquale Fiorenzano, Paolo Cesaro, Mariano Scuotri, hanno ribadito la bontà del documento contabile e, quindi, il loro pieno appoggio. Non resta che attendere, anche se appare probabile il voto favorevole di Giovanni Innocenti, Olga Diana e Francesco Sagliocco.
Da Aversa a Casaluce, dove dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio, dieci consiglieri, di cui cinque di maggioranza, hanno firmato le proprie dimissioni e, quindi, la sfiducia al sindaco Antonio Tatone. “In un momento così complicato – ha dichiarato – dieci consiglieri hanno pensato bene di far cadere l’amministrazione, non preservando certo gli interessi di Casaluce”.
