Antonio Farinaro non ha perso tempo. Il presidente della commissione Garanzia e Controllo ha convocato per il 29 ottobre l’organo consiliare per fare luce sul “caso” Alfonso Oliva sollevato da Italia Notizie (clicca qui). Al primo punto dell’ordine del giorno c’è la determina n. 479 adottata lo scorso 11 ottobre da Giovanni Gangi, responsabile dell’area Servizi istituzionali e Politiche sociali e Culturali del comune. Farinaro e gli altri membri della commissione, Luigi Dello Vicario, Gennaro Marino, Federica Turco e Mauro Baldascino, hanno convocato anche Gangi per fornire chiarimenti sull’iter amministrativo che ha indotto il dirigente a determinare lo stanziamento di mille euro ai titolari del teatro Cimarosa in occasione del “Rumore Bim Festival”, iniziativa che si è svolta ad Aversa dall’11 al 13 ottobre. L’evento ha ottenuto il patrocinio morale, quindi non oneroso, da parte del comune, ma in seguito all’intervento a gamba tesa del vicesindaco Alfonso Oliva il dirigente Gangi, che non è immune da colpe, ha firmato una determina per stanziare mille euro per i costi di fitto del Cimarosa. La normativa in merito ai patrocini morali di enti pubblici è chiara come il sole di agosto: “La concessione non implica alcun impegno finanziario a carico del bilancio comunale alle disposizioni dell’amministrazione comunale”. Infatti si tratta di una “forma simbolica di adesione e una manifestazione di apprezzamento del comune a iniziative di terzi ritenute meritevoli”. Come e perché il dirigente comunale ha previsto lo stanziamento di mille euro per il fitto del Cimarosa? A questa domanda Gangi sarà tenuto a rispondere nel corso della seduta della commissione Garanzia e Controllo. Dai carteggi in nostro possesso abbiamo ricostruito il fattaccio. Oliva, nella veste di vicesindaco, ha inviato al dirigente una nota rappresentando “la volontà dell’amministrazione che il costo del fitto del teatro Cimarosa sia sostenuto dall’ente. Pertanto – ha scritto Oliva – si richiede a codesta Dirigenza di adottare gli atti necessari”. Sulla scorta di tale richiesta Gangi ha adottato la determina n. 479/2024 dell’11.10.24, che prevede lo stanziamento di mille euro alla ditta Renato Virgilio Snc, sulla base del preventivo presentato da quest’ultima. Appare palese come l’iter amministrativo sia illegittimo dalla A alla Z. Senza una delibera di giunta, che è l’organo collegiale preposto a fornire l’indirizzo politico e a prevedere gli impegni di spesa, Gangi non avrebbe dovuto firmare la determina. Sull’albo pretorio non c’è traccia di una delibera di giunta con relativo impegno di spese sui fondi per il Cimarosa. Nemmeno nella determina “incriminata” si fa riferimento a una deliberazione dell’esecutivo. Come mai? Semplice: Oliva si è sostituito alla giunta manifestando al dirigente che “la volontà dell’amministrazione” era quella di accollarsi i costi di fitto del Cimarosa. Neppure il sindaco ha questo potere. Ma forse Oliva si considera un sindaco all’ennesima potenza, forse un podestà o il padrone della città. L’iter illegittimo seguito dal vicesindaco è in contrasto anche con il “Regolamento per la concessione di patrocini”, approvato con delibera n. 37 del 01/12/2023 dal commissario straordinario. Il comma 3 dell’art. 7 stabilisce che: “Qualora la domanda di concessione di patrocinio sia associata ad un’istanza diretta all’erogazione di un sostegno economico, all’applicazione di agevolazioni e/o forme di collaborazione che comportino un impegno di spesa, ovvero all’impiego di strutture, strumenti o personale comunale, la giunta specifica la tipologia delle erogazioni concesse nel provvedimento di patrocinio”. Chiaro, no? Spetta alla giunta deliberare su eventuali stanziamenti di soldi. Ergo? La determina adottata da Gangi è illegittima. Soluzione? Annullamento in autotutela. Sul piano amministrativo è l’unica via d’uscita. Nessuno si illuda di approvare in giunta una delibera “postuma” che autorizza il dirigente ad adottare una determina antecedente alla decisione dell’esecutivo. Si commetterebbe un’altra grave illegittimità. E la toppa sarebbe più grande del buco. Ci auguriamo che il sindaco Franco Matacena e gli assessori all’oscuro del gioco di prestigio di Oliva non si prestino ad approvare atti illegittimi.
Una chiosa a scanso di equivoci. Qualche idiota di Fb si è sperticato per difendere i titolari del Cimarosa. È inutile far fumare la tastiera per scrivere stupidaggini da troglodita. In questa faccenda Enzo Virgilio non c’entra proprio nulla. Se avesse pensato a fare soldi avrebbe preteso il fitto dagli organizzatori di “Rumore Bim Festival”, guadagnandoci il quadruplo. Il responsabile politico di questo disastro amministrativo è Alfonso Oliva. Lui deve dar conto del suo operato. Lui deve spiegare in base a quale legge e a quali poteri ha chiesto al dirigente Gangi di prevedere fondi per una manifestazione che ha ottenuto dal comune il patrocinino morale, cioè non oneroso. Enzo Virgilio è una persona perbene. Non c’è dubbio. Altri no. Anche su questo non ci piove. Adesso è chiaro?
Mario De Michele