La Corte dei Conti scrive la parola fine sulla corretta applicazione del criterio per il calcolo delle indennità di funzione degli amministratori locali I giudici hanno confermato la legittimità della scelta del Comune di Aversa di basare i compensi sul cosiddetto “criterio statico”, ovvero sul dato demografico relativo all’ultimo censimento Istat. Il parere, inviato alla dirigente Paola Oro, certifica l’aderenza del Comune alle normative vigenti. “Esprimiamo la nostra massima soddisfazione e il più sentito plauso per il lavoro impeccabile della dirigente Paola Oro e degli uffici comunali”, dichiara il presidente del consiglio comunale Giovanni Innocenti. Che aggiunge: “Questa pronuncia è la pietra tombale su tentativi strumentali di mettere in cattiva luce l’operato degli uffici attraverso narrazioni fuorvianti. Mentre gli uffici lavorano per garantire la corretta applicazione della legge, – osserva Innocenti – c’è chi, parla “alla pancia” dei cittadini, diffondendo dati e calcoli erronei pur di alimentare un futile populismo. La cifra di 80mila euro all’anno sbandierata è risultata infondata e servita solo a creare allarme sociale e disinformazione”.

Il numero uno dell’assise invita a L’invito è a “deporre le armi della facile critica e del populismo”. “Il nostro unico timore non sono le indennità, ma il rischio concreto che Aversa scenda sotto la soglia dei 50mila abitanti. Questo non significherebbe solo un astratto cambio di parametro, ma la perdita di finanziamenti strategici – come i fondi PICS e PRIURIS – per un valore stimato di almeno 20-22 milioni di euro all’anno. Queste sono le cifre delle quali dobbiamo preoccuparci”.

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