Ha perso un’altra ghiotta occasione la giunta di Aversa. Incredibilmente l’esecutivo normanno non ha partecipato al bando nazionale “Bici in Comune”, promosso dal ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, con il supporto del Dipartimento per lo Sport, in collaborazione con Sport e Salute e Anci. La possibilità di ottenere un finanziamento statale di ben 80mila euro è sfumata oggi (13 gennaio) alle ore 12.00, termine ultimo per presentare la candidatura dell’ente locale attraverso la piattaforma raggiungibile a partire dalle ore 12:00 del 7 novembre 2024 all’indirizzo https://bandi.sportesalute.eu/. Più di due mesi non sono bastati all’assessore Olga Diana di Aversa Moderata per elaborare uno straccio di progetto. Un altro fallimento, un altro smacco per una squadra di governo palesemente non all’altezza di amministrare Aversa. Che altro aspetta il sindaco Franco Matacena per azzerare la giunta? Quante altre figuracce deve fare la maggioranza prima di nominare un esecutivo di alto profilo come promesso in campagna elettorale? Se la fascia tricolore non prenderà provvedimenti immediati sarà il primo responsabile di un disastro amministrativo senza precedenti. Aversa non merita una classe dirigente così incapace e inadeguata. Aversa esprime professionalità in tutti i campi. Matacena peschi dalla società civile per raddrizzare una barca completamente alla deriva.
Promuovere la bicicletta come strumento di mobilità sostenibile per migliorare la qualità della vita delle città e promuovere stili di vita sani e attivi. È questo l’obiettivo centrale del progetto nazionale “Bici in Comune. Il progetto, che prevede una dotazione finanziaria netta di 12.600.000 euro, si rivolge a tutti i comuni italiani e si muove lungo quattro direttrici: la diffusione della cultura ciclistica per favorire l’adozione della bici come alternativa ecologica ai mezzi tradizionali, lo sviluppo e la riqualificazione delle infrastrutture ciclabili, la promozione del cicloturismo per la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, l’organizzazione di eventi anche non agonistici con la partecipazione attiva dei cittadini.
Ciascun Comune poteva individuare una o più linee di attività: dal finanziamento di progettualità legate al mondo della bicicletta per la promozione del benessere, dei corretti stili di vita, all’accesso a fondi per la messa in sicurezza e riqualificazione dei percorsi ciclabili o per l’installazione di arredi urbani per bici in luoghi di aggregazione. Era possibile anche richiedere finanziamenti per l’organizzazione di eventi sportivi ciclistici per la promozione della pratica e delle attività cicloturistiche. Ogni comune poteva richiedere un contributo massimo erogabile relativo al numero di abitanti. Per i Comuni fino a 5mila abitanti, il contributo massimo sarà di 50mila euro, che sale sino a 80mila per le realtà sino a 50mila abitanti. Per i comuni sino a 300mila abitanti il finanziamento massimo sarà di 113mila euro che arriva a 150mila per le città con più di 300mila abitanti.
Moltissimi enti locali hanno presentato i progetti. Quasi tutte le città. Aversa no. La misura è colma. Serve una svolta. Vera e di qualità. Matacena batta un colpo. E mostri finalmente un po’ di coraggio.
Mario De Michele