Taglio del nastro per la Piazzetta della Rinascita. Il sindaco Marcello De Rosa e la sua amministrazione compiono un altro passo decisivo in direzione della legalità e del riscatto di Casapesenna. Giovedì, 7 dicembre, si svolgerà la cerimonia di inaugurazione del nuovo spazio sorto dalle ceneri del bunker in cui fu trovato e catturato il boss Michele Zagaria. All’iniziativa sono stato invitati Mario Morcone, assessore regionale alla Sicurezza, Legalità e Immigrazione, il prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo, il procuratore aggiunto della Procura di Napoli Alessandro Milita e il capo della Procura di Napoli Nord, Antonietta Troncone. Presenti anche le scuole di Casapesenna e i rappresentanti del consorzio Agrorinasce che gestisce i beni confiscati alla camorra. Tra i relatori, oltre il primo cittadino, anche il parroco Vittorio Cumerlato (in basso cartellone completo). “Si chiamerà ‘Piazzetta della Rinascita’ – spiega il sindaco De Rosa – perché da qui Casapesenna vuole ricominciare. L’intitolazione di questo spazio con il murale del tricolore avverrà nello stesso giorno della cattura da parte della polizia di Stato del boss Michele Zagaria, dodici anni fa”. La piazza è stata realizzata sulle macerie del bunker dove si nascondeva uno dei più sanguinari camorristi del clan dei Casalesi. “E’ giusto – prosegue il primo cittadino – che ci siano tutti coloro che hanno contribuito all’abbattimento, dopo dieci anni, di un luogo considerato simbolo di una brutta storia di questa città. C’è un prima e un dopo a Casapesenna, prima del 7 dicembre 2011 la parola ‘camorra’ qui veniva solo sussurrata. Dopo la cattura di Zagaria i cittadini non hanno avuto più paura di dire che la camorra è stata sconfitta. Non abbassiamo la guardia – precisa De Rosa – c’è ancora molto lavoro da fare e dobbiamo tenere alta l’attenzione perché manca un senso comune di alleanza contro la criminalità. Ma sono trascorsi 12 anni dal 2011, possiamo dire che i passi avanti sono stati fatti e la piazzetta della Rinascita è una testimonianza di questo impegno delle istituzioni”.

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