RECALE – La notizia è di qualche giorno fa. Altri tre pini mediterranei sono stati abbattuti a Recale. Ora, l’elenco dei “caduti” del filare che costeggia la strada che, per l’appunto, si chiama viale Dei Pini è più lungo dell’elenco dei sopravvissuti. Da un sopralluogo effettuato dagli attivisti di Cruna emerge un quadro desolante: gli alberi ancora in piedi sono appena 34, di cui uno è secco. Mentre quelli mancanti sono ben 36. Se non si interverrà subito con un opera di cura, salvaguardia e piantumazione, Recale perderà per sempre un patrimonio botanico, storico e culturale di inestimabile valore.
«Non contestiamo – afferma Michele Lasco, portavoce di Cruna – la scelta del Comune di abbattere un pino secolare, se questo costituisce un reale pericolo per l’incolumità dei cittadini. È possibile, però, che nessun amministratore, da decenni, abbia mai contemplato la possibilità che gli alberi, oltre che raderli al suolo, possono essere ripiantati? Chiediamo – prosegue Lasco – al sindaco Patrizia Vestini di predisporre controlli periodici sul filare esistente e di ripiantare i pini che, a causa dell’incuria e dell’indifferenza, sono andati perduti. La piantumazione sarebbe quasi a costo zero, visto che le piante sarebbero fornite gratuitamente dai vivai della Guardia Forestale. In più, riteniamo doveroso far sapere alla comunità che cosa sta decimando gli alberi di viale Dei Pini, quindi la pubblicare integrale del verbale e delle conclusioni della Forestale sullo stato di salute dei tronchi abbattuti. Pensiamo, infine – conclude Lasco -, che, per rendere meno vana la soppressione degli alberi, il legno andrebbe utilizzato non per riscaldare camini, ma per realizzare opera d’arte o elementi di arredo urbano, come panchine, altalene e giochi per i bambini». Sull’abbattimento dei pini mediterranei Cruna invierà una lettera alla Vestini e animerà una campagna di sensibilizzazione durante il fine settimana.