MONDRAGONE – In merito agli avvisi di accertamento in corso di notifica, l’Amministrazione comunale di Mondragone, tramite l’Assessorato alle Finanze e ai Tributi, tiene a precisare quanto segue: “Con la Legge Finanziaria per l’anno 2005 (Legge n. 311/2004), lo Stato ha stabilito nuove modalità di calcolo per la riscossione della TARSU. L’inerzia delle passate gestioni amministrative comunali in materia tributaria ha di fatto impedito di informare i cittadini di questa rilevante novità fiscale e di aggiornare, di conseguenza, la banca dati dell’Ufficio Tributi.
Dal 2005 la Legge, per finalità anti evasione, ha stabilito che la base imponibile per la TARSU non può essere inferiore all’80% della superficie catastale. Le modalità di calcolo di questo 80% sono state precisate con la Circolare dell’Agenzia del Territorio n. 13/T del 7 dicembre 2005. La determinazione dell’Agenzia del Territorio del 9 agosto 2005 ha, inoltre, stabilito che la superficie é calcolata sulla base delle “norme tecniche […] di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138. Per quanto concerne i dati metrici, essi riguardano la superficie dei singoli ambienti, ad esclusione delle aree scoperte delle unità immobiliari a destinazione residenziale; dette superfici sono calcolate senza tener conto dei coefficienti di ragguaglio previsti dal citato decreto del Presidente della Repubblica”. Si tiene a ribadire che gli accertamenti sono scaturiti dal confronto con i dati in possesso del Catasto, con applicazione della riduzione del 20% come previsto dall’art. 70 del Decreto legislativo n. 507/1993, norma istitutiva della TARSU. Ovviamente per i contribuenti sarà possibile tanto la rateizzazione degli importi accertati che l’esenzione da sanzioni ed interessi nei casi previsti dalla normativa vigente. La presente attività di accertamento è solo la prima fase di una più ampia operazione che ha quale finalità quella di individuare gli evasori totali sia in materia di TARSU che di ICI/IMU. A tal fine si procederà nei prossimi giorni all’incrocio del catasto elettrico (nel quale sono disponibili utenze e consumi) con le ortofoto per l’individuazione sia delle case “fantasma” che delle sopraelevazioni realizzate negli anni passati e mai dichiarate”.