“Finalmente la Corte Costituzionale ha scritto la parola fine sulla gestione del servizio idrico delineata dalla giunta Caldoro con un blitz che mortificò il ruolo del Consiglio Regionale”. Così il presidente del Partito democratico campano e neoconsigliere regionale Stefano Graziano commenta la bocciatura da parte degli ermellini di quelle parti del collegato all’ultima finanziaria regionale relative alla gestione dell’acqua. “Il Pd – continua Graziano – si era subito battuto con forza contro un provvedimento che, oltre a non rispettare le procedure ordinarie per arrivare ad una legge quadro nel settore, prevaricava le automie locali e non teneva conto, oltre che del dettato costituzionale, del risultato dei referendum sull’acqua del 2011”. “Ora che anche la Consulta ha bocciato un provvedimento che metteva la Gori in una condizione di vantaggio, dobbiamo subito delineare i nuovi Ato e abolire la struttura di missione che in virtù della competenza statale nella determinazione delle tariffe è del tutto inutile”, conclude Graziano