Gestione pubblica delle risorse idriche, rispetto del referendum del 2011 e delle deliberazioni dell’Autorità Energia e Gas. Sono le linee guida della proposta di legge regionale per il riordino del servizio idrico su cui sta lavorando il presidente del Partito democratico campano e consigliere regionale Stefano Graziano. “Tra le tante mancanze ereditate dalla precedente legislatura – spiega – c’è anche la mancata approvazione di questo importante provvedimento tanto che il governo ha dovuto inviare una diffida affinché si provveda in tempi rapidi. Il nostro obiettivo è costruire un sistema pubblico di gestione delle risorse idriche che abbia come cardini l’efficacia, l’efficienza, la trasparenza e la partecipazione democratica, essendo, come sostenuto dal World Water Forum, l’acqua un bene pubblico superiore. Bisogna chiudere definitivamente il capitolo della gestione privata che purtroppo, come evidenziato dalla magistratura in questi giorni, ha alimentato un intreccio tra politica, criminalità organizzata e imprenditoria a danno della collettività”. “Puntiamo a costituire degli Ato che siano funzionali rispetto ai bacini idrografici regionali e rispettosi dei territori per garantire a tutti i campani l’accesso, a condizioni eque, ad un risorsa che è sinonimo di vita”, conclude Graziano.


 

 

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