PARETE – Approvato il progetto per la riduzione a monte dei rifiuti e il miglioramento della raccolta differenziata. E’ stato protocollato ieri mattina in Provincia, in risposta all’avviso pubblico, con cui si destinano risorse economiche per mettere in campo politiche di riduzione a monte dei rifiuti.

 

Il progetto prevede tre ambiti di intervento: casa dell’acqua, ovvero un sistema di erogazione di acqua pubblica, che consentirà ai cittadini di rifornirsi di acqua naturalizzata a costi pressoché irrisori e nel contempo consentirà di ridurre i rifiuti rappresentati dalle bottiglie di plastica; compostaggio domestico per 400 nuclei familiari, che consentirà di ridurre la quota di rifiuto organico portata a smaltimento attraverso la consegna ai cittadini per le compostiere domestiche (a questo proposito, è già in fase di redazione l’aggiornamento del regolamento rifiuti/ tarsu, che prevederà sgravi fiscali per i compostatori); attrezzature per la raccolta differenziata in tutte le aule dei plessi scolastici comunali, associata all’installazione di beverelli per le mense.

Tutte e tre gli ambiti di intervento saranno accompagnati da campagne di educazione e sensibilizzazione ambientale, con laboratori, kit informativi e iniziative pubbliche. Tutto ciò per un totale di 58 mila euro a carico della Provincia.

 

Soddisfatto l’assessore all’ambiente Raffaele Tessitore: “Abbiamo risposto con grande entusiasmo a questa opportunità e, a dirla tutta, il bando cade a pennello per la nostra amministrazione, che nel mese di settembre ha approvato in giunta la delibera <zero waste>, ovvero <rifiuti zero 2020>, con cui ci prefiggiamo di migliorare sempre di più la riduzione, il riciclo e il recupero dei rifiuti, considerandolo non un’utopia ma un sistema a cui tendere. Per la redazione del progetto, ci siamo affidati agli esperti di Legambiente, con cui collaboriamo in maniera costante così come con il WWF e con i tanti soggetti che hanno a cuore la questione ambientale. Crediamo possa essere questo l’inizio di un percorso che può invertire la tendenza culturale di una società che vive sull’<usa e getta> e che guarda alla materia utilizzata come qualcosa da rifiutare piuttosto che come qualcosa che può rivivere in altre forme e utilizzi”.

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