É un coro di “no” quello espresso dai 26 comuni della fascia matesina (21 della provincia di Caserta, 5 del Beneventano), la maggior parte dei quali facenti parte del Parco Regionale del Matese, nei confronti del progetto di realizzazione del biodigestore che la società General Construction Spa vuole costruire ad Alife, centro che rientra nell’area naturalistica protetta. Si tratta di un impianto che dovrebbe accogliere 75mila tonnellate di rifiuti organici da costruire in una Regione che continua a trasferire la parte umida dell’immondizia nel resto dell’Italia, con grande dispendio di risorse pubbliche. L’ultimo coro unanime di “no” è stato manifestato ieri sera, a Piedimonte Matese, dagli stessi enti locali riuniti nell’assemblea della Comunità Montana del Matese; all’incontro hanno preso parte anche i sindaci di Ciorlano e Pratella, comuni casertani che non fanno parte del Parco Regionale. Negli ultimi giorni ha poi aderito alla protesta anche il Comune di Pietravairano, dove da anni un comitato di cittadini si batte per evitare la realizzazione di un cementificio. Ogni amministrazione si è impegnata a emettere tramite il proprio consiglio comunale una delibera che cristallizzi il “no” formale all’impianto, a dispetto delle rassicurazioni della società.

 

 

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