Alife- Impegnato più che mai. Prima, per il consigliere comunale di minoranza Gianfranco Di Caprio, ex PD, con l’attività ordinaria dell’attività amministrativa a cui è aggiunta quella straordinaria con la vicenda del mega impianto “biodigestore” contro cui è stato uno dei più attivi sostenitori. Con una nota stampa il consigliere, che è anche ingegnere e funzionario regionale, chiarisce la sua posizione in questo delicatissimo frangente politico amministrativo rispetto a parzialissime ricostruzioni apparsi su alcuni blog. Come nel suo stile entrando nel merito e non girando intorno alle questioni con allusioni ed insinuazioni. “Negli ultimi giorni- scrive Di Caprio- sono apparsi su alcuni blog locali degli articoli nei quali si suppone l’intreccio che si è venuto a creare tra il mio ruolo di Consigliere comunale e l’appartenenza al Comitato che si oppone alla costruzione del biodigestore. A questo rispondo con una domanda: e quindi? Sono un consigliere comunale in carica dal 2011, capogruppo di opposizione, che già si è confrontato in una elezione amministrativa, attivo politicamente sul territorio da moltissimi anni. Il mio impegno nella prossima elezione amministrativa è quasi naturale. Purtroppo in questo mio percorso di amministratore ci è capitata la sventura di imbatterci nella questione del biodigestore. Cosa avrei dovuto fare? Starmene da parte per non dare l’impressione di strumentalizzare la vicenda? So bene che quando si è un personaggio pubblico si risulta esposti e a questo, anche se non mi piace, mi ci sono abituato. Quello che trovo scorretto- Aggiunge- è l’interpretazione del mio comportamento professionale sulla questione dei documenti. Per due ragioni. La prima: sono un funzionario della Regione Campania ma non di quell’Ufficio. Questo particolare qualcuno ancora non lo ha capito. La Regione è fatta da centinaia di Uffici. Io conosco semplicemente le procedure delle Valutazioni Ambientali per ragioni professionali (faccio parte di gruppi tecnici che svolgono le istruttorie) e mi sembra naturale utilizzare la mia conoscenza per ostacolare la realizzazione di un impianto che trovo fuori da ogni logica, per dimensioni, tecnologia e motivi di pianificazione. La seconda, ancora più importante: quei due documenti cui allude un blog non li ho visti o recuperati io ma sono a disposizione dell’avvocato incaricato del Comune, e li abbiamo visti tutti, a seguito di un formale accesso agli atti. Che il loro contenuto abbia anticipato la discussione in Commissione lo hanno rilevato avvocato, Sindaco e assessore quando sono andati in audizione. Per poterlo confermare, però, dobbiamo aspettare il verbale e i relativi atti, che ancora non conosciamo. Quindi non si capisce io che cosa avrei dovuto denunciare. E’ il Comune, con i suoi avvocati, che se riterrà opportuno lo dovrà fare! Questo è quanto, per amore di verità. Gli interessi economici non mi interessano, mi interessano i rapporti umani. E per questo motivo, se il Comitato me lo chiedesse, potrei anche scomparire da questa battaglia; tanto loro, il Direttivo ed i semplici iscritti, e la popolazione sanno bene le cose come stanno” conclude Di Caprio nel comunicato stampa.
Michele Martuscelli