Alife-Il comitato di tutela dell’ambiente e della salute nominerà un legale per affiancare la sua attività adesso che si entra nel vivo nella battaglia legale-amministrativa di contrasto del maxi impianto “ digestore”.Terza riunione del comitato(avrà una sede in via Vessella)-la prima dopo la seduta del consiglio comunale di fortissima e generale contrarietà unanime dei gruppi rappresentati – per mettere a punto e rendere efficace una strategia di intervento dopo la fase iniziale di sensibilizzazione e di graduale presa di consapevolezza tra la cittadinanza( più di 400 le adesioni al comitato). Quello che manca ancora è la presenza dei sindaci dei comuni dell’area : tasto più volte battuto, a più ripreso ieri. L’amministrazione di Alife ha nei giorni scorsi inviato una comunicazione alle amministrazioni che fanno parte del parco regionale e della comunità montana del Matese per essere coinvolte nel programma di iniziative di contrasto. Altrettanto ha fatto ieri l’assemblea- pur a tratti concitata- del comitato con la richiesta che sarà inoltrata alle amministrazione per sostenere la lotta del comitato e del comune di Alife dove è previsto l’insediamento in zona Asi. Proprio in merito alla localizzazione più volte ieri è stato esaminato e discusso l’aspetto legato alla firma dei compromessi di vendita dei terreni privati sulla loro eventuale invalidità(“alcuni sono stati ingannati circa la loro destinazione d’uso” ha detto Mariano Ginocchio) circa sulle modalità concrete e fattibili di assistenza legale per i proprietari interessati : in tal senso la sollecitazione(“occorre tagliare il terreno sotto i piedi”) del consigliere comunale di maggioranza ed ex vicesindaco Gabriele Venditti a nome dell’amministrazione comunale.Strategia,problematica, rilanciata anche da altri.Venditti ha anche posto in evidenza la necessità di rendere operativa prima possibile la consulta dell’ambiente approvata e varata dal consiglio comunale.Sulla nomina di un legale, come si è impegnato il sindaco anche nel documento di No al digestore, Venditti è stato a sua volta incalzato a fare in fretta:” abbiamo avviato l’iter con l’atto di indirizzo agli uffici” ha risposto al pubblico che affollava l’aula. Scendono in campo anche le associazioni a fianco del comitato : Love Matese, Partizan Matese Gupanà, Sinistra Matesina e Byblos. ” E’ necessario e che il coro dei no si allarghi in tutte le zone limitrofe. Solo coinvolgendo cittadini e istituzioni possiamo salvare il nostro territorio dall’ennesimo scempio ambientale. Solo uniti nella protesta, possiamo impedire che l’interesse dei pochi prevarichi gli interessi di intere popolazioni” è il messaggio di questi gruppi che si mobilitazione.
Michele Martuscelli