Matese- Un ente, quello montano, da ridefinire profondamente. Un altro, l’ente parco, da rifondare. Poi si ritroverà a gestire la grana difficile ed ancora pendente del passaggio del personale dell’ex consorzio valle Telesina nell’ambito dell’ente consortile del Sannio Alifano in attuazione della legge regionale e della sentenza della corte costituzionale che si è pronunciata in merito . Saranno impegni molto gravosi quelli che si troverà ad affrontare la neonata giunta regionale( materie riconducibili all’assessore Sonia Palmeri) guidata dal presidente-governatore De Luca o dal suo vice subentrata al centro destra caldoriano che su queste materie non ha per niente brillato : sugli enti montani non è riuscito a fare una legge sia pure impostata e confezionata con un progetto congiunto che solo sul finire della legislatura è stato timidamente (ri)preso in considerazione mentre sul versante degli enti parco la situazione è ancora più mortificante con legge adottate ma non attuate( consiglio direttivo) tranne la nomina del presidente ora commissario Umberto De Nicola. Proprio gli enti di gestione delle aree protette sono una delle fragilità del sistema intercomunale e territoriale sprovvisti di adeguato personale tecnico ed amministrativo e senza strumenti di pianificazione disattendendo la legge sui parchi che puntava molto su questa leva specie nelle aree interne. Una situazione fragile e vulnerabile anche per gli enti montani da riordinare sul piano organizzativo. Sono situazioni che, per la materia (personale e risorse umane) richiamano in prima persona Sonia Palmeri, matesina, nominata assessore da De Luca .
Michele Martuscelli