Raggiunto l’accordo tra i sindaci Pd sulla poltrona vacante di Biagio Lusini nel cda dell’Asi Caserta. Alla fine l’ha spuntata Nicola Tamburrino. A lui gli altri due Comuni in pole, Carinaro e San Tammaro, hanno dato il via libera per piazzare il suo uomo nel comitato direttivo del Consorzio. Salvo sorprese, l’elezione arriverà domani nel corso dell’assemblea generale, chiamata a prendere atto della decadenza di Lusini (che presenterà ricorso) sulla scorta dei pareri dell’Anac e dell’Avvocatura regionale. Subito dopo si procederà alla surroga. E sulla base dell’intesa tra Anna Maria Dell’Aprovitola, primo cittadino di Carinaro, Emiddio Cimmino, sindaco di San Tammaro e lo stesso Tamburrino spetterebbe proprio a quest’ultimo il posto nel cda Asi. I numeri ci sono. Anche se non mancano i mal di pancia. Enzo Cappello, sindaco di Piedimonte Matese e presidente del Pd, non vuole fare da spettatore e non resterà alla finestra. La seduta convocata in prima e seconda convocazione aiuta. Eccome. In seconda battuta infatti basta la maggioranza dei delegati per eleggere il successore di Lusini. Quindi se non ci saranno repentini cambiamenti notturni i giochi sembrerebbero fatti. Non è escluso, ma si tratta di un’ipotesi remota, che domani si proceda solo alla presa d’atto della decadenza di Lusini rinviando alla prossima assemblea l’elezione del nuovo componente del cda. La vicenda che riguarda l’ex primo cittadino teverolese sta però determinando un effetto domino e aprendo una serie di contraddizioni formali e sostanziali. Per ora infatti fanno ancora parte del consiglio generale i delegati degli ex sindaci di Aversa, Giuseppe Sagliocco (che a suo tempo di autonominò) e di Caserta, Pio Del Gaudio, che indicò Granata. I commissari prefettizi non li hanno revocati per cui potranno partecipare alla votazione di domani. Una presenza legittima, sia chiaro, ma che lascia perplessi visto che non sono più in carica nei rispettivi Comuni. Per certi versi simile, anche se con risvolti prettamente politici, la posizione di Dario Di Matteo. L’attuale sindaco di Teverola fu nominato nel cda Asi dall’ex governatore Stefano Caldoro, su indicazione del consigliere regionale Massimo Grimaldi (Nuovo Psi). Finora nel Pd casertano non si è posta a Vincenzo De Luca la questione politica di un’eventuale revoca della delega a Di Matteo. Forse se ne parlerà in futuro? Oppure non si solleverà il problema per evitare un effetto domino dagli esiti imprevedibili? Staremo a vedere. Per ora il Pd sembra intenzionato ad archiviare solo la “pratica” Lusini. Che però sarà subito riaperta in sede legale con il ricorso dell’ex primo cittadino di Teverola. Domani potrebbe essere solo il primo round di un match ancora lungo.
Mario De Michele