“Affinché la Buona scuola si trasformi in quel cambiamento epocale di cui l’istruzione italiana ha bisogno e non l’ennesima occasione mancata i parlamentari e il governo ascoltino chi, ogni giorno, con grandi sacrifici, opera per formare i giovani”. A parlare è Elena Caterino, nella doppia veste di docente e presidente del circolo del Partito Democratico di Aversa. “Da lavoratrice della scuola e dirigente Pd non posso chiudere gli occhi di fronte al grande fermento che c’è nei territori. Ho perciò avviato una campagna d’ascolto tra i colleghi, molti dei quali pronti infuriati con il nostro governo, e ho già predisposto un documento per chiedere delle modifiche al disegno di legge che così come pensato rischia di penalizzare i docenti precari che con anni di sacrifici hanno scalato le graduatorie nella speranza di passare di ruolo. Ma questo non è l’unico punto che sta suscitando perplessità. A mio parere, inoltre, bisogna rivedere il meccanismo che accentrerà numerosi poteri nel preside. Naturalmente ci sono anche aspetti positivi che vanno difesi e sottolineati come gli investimenti che arrivano dopo anni e anni ti tagli penalizzanti”. Del lavoro portato avanti da Caterino è stata investita anche la deputata casertana Camilla Sgambato, componente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati. “Tutto è migliorabile – conclude Caterino – per cui continuerò a raccogliere le istanze dei territori. Il dibattito e la diversità di opinioni rappresenta una ricchezza per chi vuole cambiare il paese, togliendolo dalle sabbie mobili in cui è piombato dopo il ventennio berlusconiano.”