Il presidente del consiglio comunale Augusto Bisceglia finisce nel mirino di una parte dell’opposizione, che chiede le sue dimissioni, per aver permesso che un esponente della maggioranza fosse nominato presidente di una commissione speciale, quella sui debiti fuori bilancio, la cui guida, da regolamento comunale, spetta all’opposizione.
Ecco il testo della mozione:
– Vista la proposta dei Capigruppo in Consiglio Comunale, che accoglievano la richiesta della minoranza, di istituire una Commissione Speciale per lo Studio della problematica dei debiti fuori bilancio;
– Vista la delibera del Consiglio Comunale con la quale si votava all’unanimità l’istituzione della Commissione Speciale per lo studio dei debiti fuori bilancio;
– Vista l’elezione dei Consiglieri componenti la Commissione Speciale di Studio dei debiti fuori bilancio che risultavano essere: Mazzoni Maria Grazia, Capasso Rosario, per la minoranza; Di Virgilio Francesco, Nico Nobis e Palmieri Domenico per la maggioranza;
– Vista la convocazione del Presidente del Consiglio, con la quale si chiedeva ai Consiglieri eletti di riunirsi in data 4/8/2016, per eleggere il Presidente di detta Commissione Speciale;
– tenuto conto che prima di detta elezione il Consigliere Capasso designava quale presidente della Commissione, come rappresentante della minoranza, come previsto dal regolamento, la Consigliera Mazzoni, la quale si dichiarava disponibile a ricoprire detta carica.
All’uopo interveniva anche il Consigliere Di Virgilio che si proponeva altresì come presidente.
Si passava alla votazione e scrutinate le schede, risultava eletto il Consigliere Virgilio, con 3 voti.
Ciò posto, i sottoscritti Consiglieri ritengono che sia stato violato il combinato disposto dell’art. 41 dello Statuto Comunale e dell’art. 76 comma 3 del Regolamento Comunale, che prevede: “la nomina del Presidente deve avvenire su designazione dei gruppi Consiliari di minoranza”.
Pertanto si propone al Consiglio di votare la seguente MOZIONE che prevede:
– la sfiducia al Presidente del Consiglio Comunale che ha violato le norme Statutarie e Regolamentari, nonché quelle Democratiche, Civili e di Rispetto, per non aver tutelato le minoranze e soprattutto per aver violato le normative vigenti delle quali dovrebbe essere il GARANTE.
Si chiede, inoltre al Consiglio Comunale di prendere atto che l’elezione di Virgilio è stata realizzata in violazione delle stesse norme Statutarie e Regolamentari, richiamate per il Presidente del Consiglio, e quindi inefficaci.