E’ un poker amaro, amarissimo, quello rimediato da Domenico Palmieri nei comuni di fascia D alle ultime elezioni provinciali. Il consigliere comunale di Aversa, esponente del Nuovo Centrodestra, non è riuscito ad entrare nell’assise di Corso Trieste, ottenendo un risultato ben al di sotto di quello preventivato. I voti, infatti, avrebbero dovuto essere molti di più perché la base elettorale di partenza era la maggioranza che sostiene il sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco al netto di Nico Nobis e Raffaele Marino i quali con grande sincerità avevano annunciato che la propria preferenza sarebbe andata altrove. All’appello, quindi, mancano almeno una decina di voti. Quei colleghi di coalizione che in varie riunioni, tenute fino a pochi giorni prima del voto, avevano giurato appoggio certo e che invece si sono trasformati in franchi tiratori. Palmieri nei giorni successivi alla consultazione provinciale ha manifestato tutta la sua delusione e il suo malcontento per un tradimento politicamente illogico. Tradimento che adesso rischia di trasformarsi in un boomerang per l’amministrazione Sagliocco anche alla luce della prova di forza fatta dalla Forza Italia di opposizione che ha fatto di Augusto Bisceglia il primo degli eletti in consiglio provinciali, fregiandolo anche del traguardo del più votato. A Palmieri, oltre al suo voto, dovrebbero essere andate le preferenze di Giuseppe Stabile, Stefano Di Grazia ed un terzo che resta avvolto dal mistero. Chissà cosa sarebbe successo se alla competizione elettorale avessero partecipato anche Rosario Capasso e Stefano Di Grazia, i quali erano inseriti nella lista, poi ricusata, Noi Casertani. Ma la maggioranza Sagliocco sembra divisa anche per le Regionali, dove ricordiamo è in campo il vicesindaco Nicla Virgilio. Sul nome dell’esponente azzurro la maggioranza potrebbe fare gioco di squadra ma difficilmente ciò accadrà. Anzi se Stefano Di Grazia sta camminando, come si dice in gergo, per la sua collega di partito nel gruppo azzurro qualcuno sta appoggiando Nicola Marino della lista Caldoro Presidente. Il gruppo Sagliocco attende indicazioni precise dal primo cittadino, che non, è escluso, possa far ricadere le proprie preferenze su un esponente del Nuovo Centrodestra. Virgilio, quindi, sta facendo leva sulle sue forze e su le alleanze che è riuscita a tessere fuori dalla città in questi anni di impegno politico. Provinciali e regionali, quindi, sono più di un banco di prova per la maggioranza. Il primo non è stato superato ora non resta da far altro che attendere il primo giugno per tirare il bilancio definitivo.