Rischia di naufragare ancor prima di vedere la luce la coalizione di liste civiche che dovrebbe puntare sulla candidatura a sindaco di Mariano D’Amore. Nelle ultime ore, infatti, con la regia del senatore Pasquale Giuliano, promotore della civica VivaAversa si fa largo l’idea di mettere sul tavolo della discussione il nome dell’ex vicesindaco Nicla Virgilio. Un tentativo per animare il dibattito ma anche per ancorare la coalizione a qual centrodestra moderato di cui Pasquale Giuliano e gli ex Forza Italia appartengono a differenza di Salvino Cella e lo stesso D’Amore che, seppur con storie personali diverse, provengono dal centrosinsitra. D’Amore, docente universitario, è stato il segretario cittadino del Partito democratico e ad un passo dal rappresentarlo 3 anni fa alle comunali. Cella è stato proprio colui che gli ha soffiato la candidatura a sindaco per volontà di Lorenzo Diana dell’Idv e della dirigenza provinciale del Partito democratico di allora. Ma il veto alla candidatura di Virgilio arriverebbe dall’altro grande azionista di questo schieramento: Armando Lama, il quale da tempo è rappresentato dalla figlia Imma in consiglio comunale ed è legatissimo a D’Amore. Bisogna poi chiarire cosa farà l’osservatorio politico Libero di Paolo Santulli. I fedelissimi dell’ex deputato aveavano pubblicato un documento in cui chiedono a Santulli di candidarsi a sindaco salvo poi aderire allo schieramento di Giuliano. Se Santulli ha accantonato l’idea di correre ancora una volta per la carica di primo cittadino lo si capirà nei prossimi giorni. Intanto il polo rischia di esplodere. Il centrodestra di avere almeno tre o quattro candidati avvantaggiando il centrosinsitra che è compatto su Marco Villano o il Movimento 5 Stelle.


 

 

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