“Di certo il Consiglio comunale di martedì ha dimostrato ancora di più come la maggioranza allo stato attuale abbia davvero poche idee su come si possa amministrare”. A ritornare all’attacco il consigliere comunale di Fi Michele Galluccio che continua: “Infatti, si è dovuto aspettare due ore di interventi da parte di noi consiglieri di opposizione per sentire la voce di esponenti della maggioranza. Voce flebile, senza alcuna sostanza, tanto tanto da far riferimento ai freddi numeri della relazione dei revisori dei conti che non è altro che un documento contabile che fa riferimento ai dati dell’ amministrazione. Dai che non fanno altro che rispecchiare quello che si era programmato nel bilancio di previsione: niente”. “Vorremmo ricordare a chi è stato superficiale nel dire che si era uscito fuori tema nel Consiglio comunale – continua Galluccio – cosa è il rendiconto consuntivo così come scritto nella relazione illustrativa dei parametri gestionali del comune: il rendiconto deve fornire informazioni sui programmi e i progetti realizzati e in corso di realizzazione e sull’andamento finanziario economico e patrimoniale dell’ente. Sotto il profilo politico amministrativo il rendiconto consente l’esercizio del controllo che il Consiglio dell’ente esercita sulla giunta quale organo esecutivo, nell’esercizio delle prerogative di indirizzo e di controllo politico amministrativo attribuite all’ordinamento del consiglio”. E, dopo aver spiegato cosa deve intendersi per bilancio consuntivo, l’esponente ex An riprende: “Quindi un bilancio dove non si vede nessuna luce in fondo al tunnel, dove la programmazione è solo una chimera perdendo occasioni come i bandi sui fondi per il piano di protezione civile, l’adeguamento delle scuole, l’energia efficiente per i tetti fotovoltaici, dove la differenziata da una media del 52 % dei secondi sei mesi del 2012 è scesa nell‘intero 2013 al 49%, dove si perde l’occasione di avere una ludoteca in città mandando i ragazzi a Casaluce, al contrario del passato, dove sono due anni che non esiste più un servizio parcheggio e della redazione di un piano parcheggio complessivo per la città neppur l’ombra, dove il puc è un miraggio, negando quindi uno sviluppo e neppure la prima lettera è stata scritta, dove le politiche giovanili, Informagiovani, forum e politiche del lavoro sono qualcosa lontana anni luce tanto da far chiudere un collocamento e non aver mai aperto un dialogo con esso, che bilancio può dirsi?”. Galluccio continua, poi, nel suo excursus: “E continuiamo ancora nella cultura dove si appresta a recuperare la casa di Cimarosa e non si è fatto un’ipotesi su cosa dovrà ospitare, dove non si è stanziato neppure un euro per la creazione della fondazione Cimarosa che dovrà essere ospitata nella chiesta dello Spirito Santo,dove non si creano percorsi turistici abbandonando l’infopoint, senza creare una vera sinergia tra associazioni e scuole del territorio dove l’occasione del comitato per il millennio è rimasta una delibera nel cassetto. Dove si dice che si sono spesi solo 15mila euro per il verde e poco per le manutenzione delle strade che sembrano delle vere groviere svizzere e illuminazione pubblica (e si vedono tutti) e dove le manutenzioni dei beni comunali vengono spacciati come opere pubbliche, ricordando che tra poco i cittadini che pagheranno la tasi per i servizi della città non penso che si accontenteranno più di manutenzioni di questi livelli. Per non dimenticare che si camuffa la spending review, cioè la rivisitazione della spesa con l’annullamento della spesa dovuto alla mancanza di liquidità di cassa perché si emettono in ritardo i ruoli tarsu, le bollette dell’acquedotto, i canoni dei loculi cimiteriali e la tasi avendo in cassa a mala pena i soldi per pagare gli stipendi”. “Questo – conclude Galluccio – è solo una parte di un bilancio consuntivo che non è altro che la conseguenza di un bilancio di previsione che era senza una sua entità nella suastesura confermando tutto l’inconsistenza di visione futuristica di una città piena di storia e piena di risorse non sfruttate, togliendo la speranza presente ma mai il sogno di cambiare rotta a 360 gradi tale da dare un vero volto nuovo ad Aversa”.

 

 

 

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