De Magistris-Lettieri, cinque anni dopo. Al ballottaggio si ritrovano gli stessi contendenti del 2011, in un clima surriscaldato da scambi di accuse e polemiche cui si aggiunge il rischio che si ripetano ai seggi episodi poco chiari come quelli che, due settimane fa, furono ripresi dai video di Fanpage: movimenti strani e presunti passaggi di banconote, su cui la Procura ha aperto un fascicolo. La vigilanza sulla trasparenza delle operazioni sarà domani ancora più forte, come hanno chiesto a più riprese entrambi i candidati. Gianni Lettieri parte in svantaggio, con il 24 per cento del primo turno contro il 42,8 del sindaco uscente, ma vorrebbe ripetere il sorpasso che cinque anni fa si verificò a posizioni invertite: allora il candidato di centrodestra aveva superato il primo turno in netto vantaggio (38,5 contro 27,5), ma Luigi de Magistris riuscì a sopravanzarlo chiudendo 65,4 a 34,6. Entrambi negli ultimi giorni hanno chiesto il voto agli indecisi e a chi al primo turno ha votato per altri candidati. Il sindaco uscente strizza l’occhio soprattutto al M5S e alla sinistra Pd: il senatore dem Enzo Cuomo e una parte di Area riformista, con il consigliere regionale Gianluca Daniele, sono con lui. Ma altri corrono più o meno apertamente per Lettieri, come il consigliere metropolitano Giuseppe Balzamo, candidato non eletto al consiglio comunale, che ha addirittura inviato ai suoi sostenitori una lettera con tanto di simbolo del Pd chiedendo il voto per l’esponente di centrodestra. E’ stato subito sconfessato per l’uso del simbolo dalle segreterie locali, visto che ufficialmente i dem hanno scelto di non schierarsi dopo l’uscita di scena al primo turno di Valeria Valente. La corsa sotto il Vesuvio è tra due uomini e due programmi agli antipodi. L’ex pm De Magistris è l’unico, nei capoluoghi, a non avere alle spalle grandi partiti (con lui Idv, Verdi e 12 liste civiche) puntando proprio sull’ “indipendenza” per far leva sugli elettori, soprattutto a sinistra. Anche l’imprenditore Lettieri si definisce “candidato civico” ma con lui ci sono Fi e Fdi-An. Il sindaco uscente punta su ambiente, servizi sociali, aree pedonali e ritiene che la singolare esperienza politica napoletana debba diventare progetto nazionale, in stretto dialogo con i Cinquestelle. Lettieri assicura 10mila posti di lavoro per i giovani, meno tasse comunali e un rapporto di positivo dialogo con il Governo, in alternativa al continuo braccio di ferro ingaggiato da de Magistris con Renzi. Al ballottaggio anche due altri capoluoghi campani. A Benevento Raffaele Del Vecchio (centrosinistra) se la vede con il vecchio leone Clemente Mastella (centrodestra), che punta al rientro politico in grande stile: da sfondo, polemiche e querele dopo le accuse del Pd all’ex guardasigilli sull’acquisto a Roma di cinque case per i familiari. A infuocare la sfida anche le percentuali pressoché identiche del 5 giugno (33,7 Mastella, 33,2 Del Vecchio). A Caserta sono in corsa Carlo Marino (centrosinistra) e Riccardo Ventre (centrodestra): al primo turno Marino è stato il più votato (45,11%), Ventre prova la rimonta dopo aver ottenuto meno della metà dei consensi (19,54%).

 

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