“Su questioni davvero importanti come l’ambiente e la salute, il centrosinistra dimostra tutti i suoi limiti e le sue divisioni interne. La vicenda del Biodigestore nell’ex Macello Comunale è emblematica della confusione che regna nel Pd dove si evidenzia una forte spaccatura tra i sindaci dei Comuni limitrofi all’area in cui dovrebbe essere localizzato l’impianto. Ed intanto a rimetterci sono i cittadini”. Lo ha dichiarato il presidente della III Commissione speciale ‘Terra dei Fuochi, bonifiche, ecomafie’ del Consiglio regionale della Campania, Gianpiero Zinzi, durante l’audizione di oggi in Commissione ambiente avente ad oggetto la “Proposta del Comune di Caserta relativa alla realizzazione, in località Lo Uttaro, di un impianto integrato di selezione di materiali riciclabili del rifiuto indifferenziato e trattamento biologico del rifiuto organico”. “Ci domandiamo se l’assenza del sindaco di Caserta oggi sia frutto di una mancanza di rispetto istituzionale o della consapevolezza di essere in minoranza sull’argomento. Sarebbe, invece, stato utile comprendere dalla sua viva voce le motivazioni alla base della delibera di giunta comunale 62/2016 che giudica utile un impianto criticato e bocciato in passato dallo stesso PD. Ora il Partito Democratico ci dica chiaramente se vuole o non vuole realizzare il Biodigestore a Lo Uttaro. Una cosa è certa: la legge regionale 20/2013 sulla Terra dei Fuochi vieta la costruzione di tutti gli impianti appartenenti alle categorie di ‘industrie insalubri’, come in questo caso, e noi vigileremo sulla sua applicazione”.