“Qui al sud abbiamo più difficoltà ma anche più forza resistenza e continueremo la battaglia giusta per riequilibrare i parametri della spesa sanitaria”. Così il presidente della giunta regionale, Stefano Caldoro, scortato dall’ex sindaco e deputato Carlo Sarro che lo ha invitato a partecipare ieri pomeriggio alla cerimonia di inaugurazione della nuovissima Tac impiantata presso il presidio ospedaliero. Solito stile da ragionamento per parlare dei passi in avanti nella gestione del sistema sanitario ma anche di altre problematiche sollecitato dal sindaco Cappello.

La battaglia a cui ha fatto riferimento Caldoro è quella del riparto dei fondi della spesa nel comparto sanitario : (“criteri sbagliati ma sono legge dello stato” ha affermato), fissati nel 1996, che penalizzano la regione Campania per essere troppo giovane che fanno mancare alle casse regionali parecchi milioni di euro. Ne parlò ampiamente il suo consigliere Raffaele Calabrò tre anni fa nel corso di un incontro pubblico in piazza Carmine organizzato dall’ex PDL.”Le risorse a nostre favore sono rimaste sostanzialmente inalterate ma due milioni sono mancati” ha detto Caldoro ricordando che i costi in sanità sono coperti da trasferimenti nazionali dopo aver richiamato un altro tasto dolente il taglio quasi totale delle somme stanziate decenni fa per la spesa dell’edilizia sanitaria.”Siamo stati chiamati ad enormi responsabilità a causa degli errori e malamministrazione del passato, una situazione che ci è venuta addosso come in altri settori tipo forestazione” ha proseguito citando il blocco del turn over(ricambio di personale) a causa del commissariamento del sistema sanitario “anche se siamo riusciti a spuntare il 15%”. Verso la fine del suo intervento sottolinea l’idea di “riprendere in parlamento la battaglia per la riforma dei criteri di riparto in campo sanitario ma intanto abbiamo miglioramenti anche se a piccoli passi” e ricordando le risorse di liquidità(3 milioni) messe a disposizione per i creditori –fornitori alcuni risalenti agli anni ’90.

Michele Martuscelli

 

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