SPARANISE – “Faremo tutto quanto è istituzionalmente necessario per sostenere le ragioni dei lavoratori”. Questo il pensiero del sindaco di Sparanise Mariano Sorvillo in merito alla drammatica situazione in cui, a far data da domani si ritroveranno altri 11 lavoratori che si sommano ai 3 precedentemente licenziati, che lavorano presso la centrale termoelettrica della Calenia Energia.
“Dopo il consiglio comunale di venerdì – spiega Sorvillo – abbiamo inteso rafforzare l’intesa già precedentemente raggiunta con i sindacati provinciali ed i lavoratori, per aprire al più presto possibile un tavolo di discussione da tenersi in Prefettura. In questo difficile momento – aggiunge – tutte le azioni devono necessariamente essere concertate con e nelle sedi istituzionali competenti, anche per sgomberare il campo da qualsiasi genere di interferenza che potrebbe solo danneggiare i lavoratori. A margine del consiglio comunale, come da mandato ricevuto dalla maggioranza del consiglio comunale, ho inoltrato al Prefetto di Caserta anche una richiesta urgente per verificare se sussistono i presupposti della violazione del decreto ministeriale n° 209 del 1-12-2010 relativo alla sicurezza armata degli obiettivi sensibili distribuiti sul territorio nazionale. In merito – prosegue Sorvillo – ho apprezzato la responsabilità istituzionale del gruppo Insieme per Sparanise che non si è voluto tirare indietro all’atto della firma della mozione a sostegno dei lavoratori, nonostante abbia poi votato contro tutti i successivi punti previsti all’ordine del giorno. In conclusione, credo di poter dire che tutti gli atti istituzionalmente necessari a poter sostenere le ragioni dei lavoratori licenziati siano stati fatti praticamente in tempo reale. Come sindaco, però, ribadisco quanto già comunicato ai lavoratori, e cioè che i fenomeni mal governati, soprattutto in forma privatistica, non possono all’occorrenza essere scaricati sulla cosa pubblica. Appare chiaro – conclude il sindaco – che nel corso del consiglio comunale di venerdì si sarebbe potuta avere, cosi come chiesto nella mozione, una linea unitaria. Questo non è stato possibile perché il gruppo Lista Popolare non ha voluto, ma ritengo comunque importante che la maggioranza dei consiglieri, rispetto alle questioni serie, ha voluto dare ai lavoratori un messaggio di coesione istituzionale”.