E’ necessario “l’avvio di interventi organizzativi, amministrativi e, ove necessari, giurisdizionali a tutela del patrimonio dell’Ente, fatte salve le determinazioni che la Corte dei Conti riterrà di assumere”. Sono parole del Ragioniere Generale dello Stato, racchiuse in una relazione ispettiva, riguardante le passate gestioni amministrative, comunicata al Comune di Capua. E’ un’analisi dura, quella del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che chiede, infatti, esplicitamente di “demandare ogni valutazione alla Magistratura contabile” su molteplici questioni individuate dal Dipartimento, come i “ritardi nell’approvazione del bilancio di previsione del 2012”, con annesse “carenze e irregolarità nella predisposizione della documentazione contabile”, la “violazione del principio di attendibilità e veridicità del bilancio”, l’approvazione “dei rendiconti 2011 e 2012, in presenza di parere sfavorevole del Collegio dei revisori dei Conti,” e, ancora, la “violazione sistematica delle procedure contabili di spesa con particolare riferimento all’adozione di determinazioni dirigenziali prive della copertura finanziaria”. Nel documento del Mef, inoltre, sono state appurate anche “illegittime assunzioni di personale effettuate in violazione delle norme riguardanti il contenimento della spesa” e la “mancata riconciliazione da parte dei rispettivi organi di revisione delle reciproche situazioni debitorie e creditorie tra il Comune e le società partecipate”. “Abbiamo ereditato una situazione disastrosa, – ha dichiarato il sindaco Eduardo Centore. – L’atto firmato dal Ragionerie dello Stato ci annuncia un elenco corposo di criticità e irregolarità che, secondo il Dicastero di via XX Settembre, sarebbe stato commesso nelle gestioni amministrative precedenti. La gravità di tali aspetti, inoltre, – ha concluso Centore, – è stata suffragata ulteriormente dalla richieste del Mef di demandare tali problematiche al vaglio della magistratura contabile, auspicando che vengano individuati, in tempi rapidi, i responsabili del disastro compiuto a danno della nostra città ”.

 

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