Clima politico rovente a Casapesenna. A far salire la temperatura alle stelle sono stati gli arresti prima del padre del consigliere di maggioranza Sebastiano Cilindro (che si è dimesso), poi del genero del consigliere di opposizione Raffaele Cangiano. Dopo il botta e risposta tra il sindaco Marcello De Rosa e Antonio Garofalo, il capogruppo di “Noi Casapesenna torna alla carica attraverso un comunicato stampa. Ecco la nota. “E’ normale che una persona che amministra un paese scenda a questi livelli? Questo è il modo di far politica? Con le offese personali si cerca di gettare fango su coloro i quali esprimono un legittimo dissenso politico? Una cosa è certa, il mio status di avvocato, e come tale garantista, non mi consente di scendere nelle vicende personali ma piuttosto analizzo le implicazioni che questi problemi giudiziari dei singoli possano riversarsi sull’intero territorio. È questa e solo questa la mia unica preoccupazione. Ritornando al caso Cilindro, i suoi 280 voti hanno determinato la vostra vittoria. Non era normale che si optasse per la richiesta delle dimissioni immediate? Perché gettare fango su Cangiano che si è contraddistinto da sempre per il suo impegno politico sul territorio? Certo è che nello stilare la nostra lista abbiamo effettuato una sana selezione dei candidati, scartando a priori persone chiacchierate. Giovedì 26 Marzo avevamo la Commissione Trasparenza presso la Casa Comunale per le ore 17, ed anche stavolta il buon funzionamento della macchina comunale e la verifica dei suoi problemi passa in subordine rispetto alle vicende personali dei singoli consiglieri. A questo punto, appare evidente che non si vogliano incalzare i dirigenti al fine di dirimere la nebbia che si è creata negli uffici (assetto del territorio ed area finanziaria) e non si vuole mettere nero su bianco per affrontare le criticità del caso. Ormai questa amministrazione ne combina di tutti i colori, ultimo che ha suscitato in noi perplessità sono le la parole del sindaco De Rosa in consiglio Comunale, dove evidenziava che finché a Casapesenna c’era lui, tutti non dovevano temere visto che era garantito in ambito di Procura, Prefettura e Questura. Allora chiedo: Forse il sindaco De Rosa pecca di presunzione? Oppure ha la stessa certezza del 2012, quando fece presentare la lista a suo fratello Lello dicendo che il comune non veniva sciolto? Ad onor del vero, siamo stati sciolti dopo la presentazione dell’unica lista, quella del fratello dell’attuale Sindaco. Dovrei limitarmi a citare Dante: “non ti curar di loro, ma guarda e passa”. “Ma con rammarico posso dire che per i cittadini di Casapesenna non passa se non rassegnano le dimissioni, visto che il fallimento di un progetto in 8 mesi, potrebbe portare il nostro Comune ad un quarto scioglimento, unico caso in Italia”.