“Grazie, ma preferiamo non partecipare” questo è quello che risponde il segretario provinciale e capogruppo consiliare di Grande Sud Edgardo Ursomando, all’invito pervenuto dalla segreteria cittadina della PDL. E spiega così il suo diniego “Una nostra partecipazione all’interpartitico di centrodestra, previsto per oggi, sarebbe inopportuna, facilmente strumentalizzabile e non costruttiva. Insieme al consigliere Pasquale Corvino, abbiamo scelto di aderire a Grande Sud, proprio per la garanzia di massima libertà ed autonomia nelle scelte amministrative e non per legarci in via esclusiva ad una coalizione politica, ma avendo come priorità assoluta la salvaguardia del nostro territorio. La lontananza dalle dinamiche romane, ci permette di portare avanti il nostro modus operandi politico, che ci ha sempre contraddistinto tra i banchi dell’opposizione.

Anzi, possiamo affermare, che proprio grazie ad alcune nostre prese di posizione sono emerse le forti contraddizioni politiche in seno alla maggioranza, contraddizioni incancrenitesi così tanto, da farla trovare adesso in un cul de sac. Apprezziamo molto, invece, l’invito da parte del Sindaco Pio Del Gaudio. Invito che stiamo valutando al momento positivamente, perché mette in primo piano la Città e non la ricerca di posti al sole; perché chiede un aiuto, anche bipartisan, affinché si addivenga ad un patto di stabilità o di buon governo, nel pieno rispetto delle appartenenze e del risultato elettorale, allo scopo di aggregare le forze politiche sane della città, per poi amministrare al meglio nell’interesse della comunità e del territorio. Adesso crediamo che sia il momento per il Sindaco di passare dalle parole ai fatti, noi siamo pronti al confronto, ritenendo il Sindaco nostro unico interlocutore. E’opinione comune che Caserta in questo momento rispecchi più che mai la situazione socio-economica nazionale, una interruzione dell’amministrazione, senza una valida proposta alternativa, sarebbe di fatto un colpo da knock out. Pertanto, qualora la Giunta comunale di Caserta rispecchiasse per eterogeneità il nostro attuale Parlamento, allora nel nostro piccolo sapremo essere propositivi, costruttivi e leali; almeno fino a quando regge, poi ognuno riprenderà la propria strada.”

 

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