Una parte della maggioranza punta i piedi e cerca di dare una colorazione più politica alla giunta targata Marino. Nelle prossime ore infatti si potrebbe tenere un interpartitico “ristretto” tra quelle anime del centrosinistra che non condividono la scelta del sindaco di nominare solo, o quasi, assessori tecnici. I più agguerriti sono Edgardo Ursomando dei Verdi Pro Caserta e Pietro Riello, presentatore della lista Caserta Popolare. Ma anche il Psi non vede tanto di buon occhio l’impostazione del primo cittadino nella composizione dell’esecutivo. Ursomando, a nome del suo schieramento, rivendica un posto in giunta (Cultura e Spettacoli) anche sulla scorta di un accordo politico preso in prima persona con Marino. L’altra sera il consigliere regionale dei Verdi Emilio Borrelli ha fatto tappa a Caserta per un faccia a faccia con il primo cittadino. Ovviamente si è parlato dell’esecutivo. Borrelli non ha spinto fino in fondo e non ha bocciato la proposta di Marino di fare spazio ai politici solo dopo un anno e mezzo di amministrazione. Ursomando, quindi, dovrebbe almeno per il momento passare la mano. Dal canto suo Riello scalpita per la delega di vicesindaco per rappresentare Ncd nella squadra di governo. L’ex sindaco di Castel Morrone chiede una visibilità prettamente politica per il suo partito. I mal di pancia in maggioranza non sono pochi, acuiti dal probabile, se non certo, ingresso in giunta del dem Franco De Michele, che sarebbe l’unico politico puro dell’esecutivo. L’obiettivo (o miraggio?) dei “ribelli” è creare un blocco per avere maggiore peso specifico e convincere Marino a varare una squadra di governo con qualche tecnico in meno a favore della rappresentanza politica. Le caselle da riempire sono nove. Finora, oltre a De Michele, sono praticamente assessori in pectore Ferdinadno Pica, docente universitario, (Finanze e Bilancio) e Alfredo Messore (Lavori pubblici). Centro democratico ha dato carta bianca a Marino sull’esecutivo accontentandosi, si fa per dire, della presidenza del consiglio, ruolo che verrebbe ricoperto da Emiliano Casale. L’altra certezza è che faranno parte della giunta almeno tre donne per garantire le quote rosa. Per il resto la discussione è ancora aperta. E fino al primo consiglio comunale, che si terrà probabilmente, tra il 15 e il 17 luglio, tutto è possibile, incluse insanabili spaccature nella maggioranza.