Il Comune di Caserta, con l’approvazione di una delibera di Giunta, ha deciso di intitolare la Sala Conferenze del Centro Servizi Culturali “Sant’Agostino” al prefetto Antonio Manganelli. Nativo di Avellino, Manganelli ha svolto una straordinaria carriera all’interno della Polizia di Stato, divenendone Capo il 25 giugno 2007. Laureatosi in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli, si è poi specializzato in Criminologia clinica alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena. A partire dagli anni ’70 ha operato costantemente nel campo delle investigazioni, acquisendo particolare esperienza e preparazione tecnica nel settore dei sequestri di persona a scopo di estorsione ed in quello antimafia. Manganelli ha lavorato al fianco dei più importanti magistrati e dei più prestigiosi organi investigativi europei ed extraeuropei, per i quali è divenuto negli anni un solido punto di riferimento, legando il suo nome anche alla cattura di alcuni dei latitanti di maggior spicco delle organizzazioni mafiose. Negli anni ’80 ha fatto parte del Nucleo anticrimine e del Servizio centrale operativo, indagando su mafia e sequestri di persona, droga e criminalità economica, lavorando al fianco di magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e collaborando con le forze di polizia di vari Paesi. Nel 1997 è stato nominato Questore di Palermo e due anni dopo Questore di Napoli. Nel 2007 è divenuto Capo della Polizia e il 20 marzo 2013 è deceduto a causa di un male incurabile. Nello stesso anno è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile. “Per la città di Caserta – ha spiegato il sindaco Carlo Marino – è un grande onore rendere omaggio ad uno straordinario servitore dello Stato quale il prefetto Manganelli. Siamo di fronte non solo ad un grande prefetto, che si è distinto per le sue grandi qualità di investigatore e di ufficiale di Polizia, ma ad un uomo dalla spiccata sensibilità e con un’attenzione particolare rivolta alla cultura e al sociale. Proprio per tali ragioni abbiamo deciso di intitolargli la Sala Conferenze del Centro ‘Sant’Agostino’, che rappresenta la Casa della Cultura della nostra città. Credo – ha concluso il sindaco – che questo sia il modo migliore per ricordare un grande campano, che ha dato tanto alla sua terra e all’intero Paese”.

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