SANTA MARIA A VICO – Cava Durazzano, i consiglieri Carmine De Lucia e Mimmo Vigliotti polemizzano con l’iter intrapreso finora e chiedono “di conoscere ed essere informati tempestivamente sulla verità delle cose”. Il democratico De Lucia e il consigliere indipendente Vigliotti pensano soprattutto ai cittadini, preoccupati per la vicenda e confusi per la frammentarietà delle informazioni ad essa relative.
E’ dunque il momento di dire la verità. C’è ancora tempo per impedire l’installazione della cava o la discussione serve solo ad acquietare gli animi della popolazione? Perché non si è provveduto a nominare una Commissione paesaggistica che molto avrebbe potuto fare in merito alla vicenda?
Sarà questo il sunto dell’intervento che i consiglieri presenteranno durante il Consiglio comunale convocato per questa sera alle ore 18, al cui ordine del giorno compare la voce: “Delibera di giunta regionale numero 775 del 21/ 12/2012. Approvazione nel Comune di Durazzano Area estrattiva. Discussione ed indirizzo. Interventi delle Associazione e/o Comitati a mezzo di un proprio rappresentate”.
Nel loro intervento, i due membri dell’Assise vicana ripercorrono i momenti principali della vicenda, passando in rassegna il ricorso presentato al Tar tanto dal Comune di Santa Maria a Vico, quanto da quello di Durazzano, per la delibera 775 che dichiarava il sito utile all’estrazione; il prossimo 15 maggio ci sarà la decisione del Tribunale in merito alla sospensiva. Ancora, al ricorso presentato dal Comune di Benevento e al sub emendamento da aggiungere alla Finanziaria Regionale di cui si era discusso nel precedente consiglio comunale, visto che poteva impedire l’installazione della cava in una zona dove era prevista la realizzazione di un parco urbano.
“Il subemendamento – ironizzano De Lucia e Vigliotti – sarebbe stato scritto dagli stessi assessori qui presenti. Cosa simpatica è che gli stessi consiglieri regionali del Pdl hanno aggiunto, poi, un ulteriore subemendamento che ha peggiorato la già delicata vicenda dando un assist alla Moccia SpA (che dovrà realizzare la cava) a danno delle popolazioni del nostro territorio”.
Molte le perplessità e le incongruenze a riguardo, tanto che i due concludono: “A questo punto ci chiediamo se stare qui a parlare della Cava di Durazzano deve servire solo ad acquietare gli animi della popolazione, che da un giorno all’altro potrebbe trovarsi una cava a pochi metri d’altezza da casa con tutte le conseguenti penalizzazioni in termini ambientali. E se i proclami degli amministratori del Pdl sono solo spot che a nulla serviranno per evitare lo scempio del potenziale sito estrattivo. In aggiunta, ci si chiede perché non si è provveduto subito all’istituzione della Commissione Paesaggistica, come prevede l’articolo 41 comma 2 della legge 16/2004, che da sola poteva fare molto, deliberando in merito all’impatto paesaggistico-ambientale dovuto all’insediamento della Cava in Località Fossa delle Nevi (Durazzano)”.